A Casablanca, in Marocco, si è conclusa una complessa operazione internazionale che ha portato all’arresto di due pericolosi latitanti italiani, Patrizio Forniti e Monica Montenero, inseriti nella lista dei soggetti più ricercati e considerati un pericolo per la sicurezza pubblica.
La loro cattura, avvenuta il 14 novembre, rappresenta un significativo successo per le forze dell’ordine italiane e marocchine, coronando un’indagine protrattasi nel tempo e sviluppatasi in un contesto transnazionale.
L’arresto si inquadra nel filone “apriliano” dell’operazione “Assedio”, condotta dal Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Roma, con il supporto cruciale del Reparto territoriale dell’Arma dei Carabinieri.
L’indagine, partita in precedenza, aveva già portato all’arresto di venticinque individui e alla scioglimento del Comune di Aprilia, nel Lazio, a causa di infiltrazioni criminali che avevano compromesso il corretto funzionamento delle istituzioni locali.
Patrizio Forniti, in particolare, è ritenuto l’indiscusso capo dell’organizzazione criminale che porta il suo nome, un gruppo dedito ad attività illecite di varia natura, con un impatto significativo sul territorio.
L’organizzazione, secondo le indagini, ha sfruttato la fragilità del tessuto sociale e amministrativo di Aprilia per consolidare la propria presenza e ampliare le proprie attività illecite.
Immediatamente a seguito dell’arresto, la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha avviato le complesse procedure necessarie per l’estradizione dei due latitanti verso l’Italia, dove dovranno rispondere delle accuse a loro contestate.
Durante il controllo, i latitanti sono stati trovati in possesso di documenti di identificazione falsi, precisamente passaporti svizzeri contraffatti, segno della loro determinazione ad eludere le autorità e a ricostruire una vita in clandestinità.
La riuscita dell’operazione è il frutto di una sinergia operativa tra diverse agenzie e servizi di entrambi i paesi.
Il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale ha fornito un supporto fondamentale, nell’ambito del progetto I-CAN, che facilita la collaborazione tra le forze di polizia internazionali.
L’apporto dell’Esperto per la sicurezza in servizio presso l’Ambasciata d’Italia a Rabat, in quota Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha contribuito in modo significativo alla raccolta di informazioni e alla pianificazione delle azioni.
Questa collaborazione internazionale dimostra l’impegno congiunto nella lotta contro la criminalità organizzata e la volontà di perseguire i responsabili di reati gravi, indipendentemente dal loro luogo di rifugio.







