Nel cuore di Corviale, un’ispezione congiunta dei Carabinieri della Stazione Roma Trullo, supportati dalla Compagnia Roma Casilina e dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Roma, ha rivelato gravi irregolarità in due esercizi commerciali, sollevando interrogativi urgenti sulla sicurezza alimentare e il rispetto delle normative vigenti.
L’operazione, volta a tutelare la salute pubblica, ha portato al sequestro di un quantitativo significativo di prodotti alimentari, evidenziando lacune strutturali nella gestione e nel controllo della filiera.
La prima attività commerciale ispezionata si è rivelata in stato di grave carenza.
Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 110 confezioni di alimenti privi di etichettatura in lingua italiana, in violazione diretta delle disposizioni comunitarie in materia di informazione al consumatore.
A ciò si aggiungono 42 confezioni di alimenti, ben oltre la data di scadenza, che rappresentavano un potenziale rischio per la salute dei consumatori.
La gravità delle violazioni ha comportato per il titolare una sanzione amministrativa pecuniaria di 6.
000 euro, un campanello d’allarme che sottolinea l’importanza di una maggiore attenzione e rigore.
L’ispezione successiva, nello stesso ambito territoriale, ha portato alla scoperta di ulteriori irregolarità.
Un secondo esercizio commerciale è stato sanzionato con una multa di 1.
500 euro e sottoposto al sequestro di 55 chilogrammi di carne priva di tracciabilità.
La mancanza di informazioni dettagliate sull’origine e il percorso del prodotto alimentare rende impossibile garantire la sicurezza e la qualità, esponendo i consumatori a potenziali rischi per la salute.
In questo caso, il titolare è stato formalmente diffidato a regolarizzare l’etichettatura dei prodotti entro un termine di 30 giorni, sotto pena di ulteriori sanzioni e provvedimenti.
L’operazione non si è limitata al controllo dei prodotti alimentari.
Nel corso dell’ispezione, sono state identificate 67 persone e verificata la regolarità di 42 veicoli, un’attività di controllo del territorio che mira a prevenire e contrastare fenomeni illegali.
Questi eventi sottolineano la necessità di un rafforzamento dei controlli a livello locale e di una maggiore sensibilizzazione degli operatori del settore alimentare rispetto alle normative vigenti.
L’Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), sistema di autocontrollo basato sull’analisi dei rischi e l’individuazione dei punti critici di controllo, rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza alimentare, ma la sua corretta implementazione richiede formazione, impegno e una cultura della prevenzione.
La tutela della salute pubblica è un dovere primario che coinvolge tutti gli attori della filiera alimentare, dai produttori ai distributori, fino ai rivenditori.
Le sanzioni amministrative e i sequestri rappresentano solo una parte del problema; è fondamentale promuovere una cultura della sicurezza alimentare che ponga al centro il benessere dei consumatori.