A Corviale, un quartiere periferico di Roma che un tempo incarnava simbolicamente l’abbandono e le sue conseguenze sociali, si è compiuto un atto di profonda riqualificazione umana e urbana.
Il Campo dei Miracoli, da luogo marginale, si trasforma in un “Stadio della Legalità”, un progetto coraggioso che unisce sport, inclusione sociale e impegno civico, reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Roma e alla tenace volontà della comunità locale.
Questo non è semplicemente un rinnovamento infrastrutturale; è un investimento nel futuro di una generazione.
Giovani, animati da un’incontenibile speranza, accolgono con entusiasmo questa opportunità di crescita, alimentando un mondo valoriale basato sulla lealtà, il rispetto e l’integrità.
Come espresso dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, la gioia palpabile in questi volti rappresenta un’immagine potente, che trascende lo sport per riflettere un modello di società civile virtuosa.
Il tragico evento recente, con la perdita di una persona innocente vittima di violenza legata al mondo dello sport, rende ancora più urgente e significativa questa iniziativa, un monito a contrastare l’uso distorto e criminale che talvolta viene fatto dello sport.
L’inaugurazione della “Curva dei Miracoli”, la prima “curva antimafia” d’Italia, segna un ulteriore passo in questa direzione.
Immaginate una struttura in legno, che richiama l’atmosfera vibrante degli stadi inglesi, un luogo dove il tifo si trasforma in espressione di gioia e condivisione, lontano da logiche di sopraffazione e violenza.
Come sottolinea Massimo Vallati, presidente di Calciosociale, questo spazio vuole essere un “contenitore” per esprimere una visione diversa del calcio, un luogo dove il tifo diventa comunità, dove la musica, l’arte e la cultura della legalità si fondono per creare un’esperienza unica.
Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, descrive questo momento come la conclusione di un percorso iniziato anni prima, con la nascita del Campo dei Miracoli e l’impegno costante di Calciosociale.
Si tratta di una storia di speranza e resilienza, un esempio di come l’impegno sociale possa trasformare un territorio e dare voce a chi si sentiva escluso.
Il presidente di Fondazione Roma, Franco Parasassi, evidenzia come lo sport, inteso come strumento di educazione e inclusione, possa rappresentare una forma autentica di “welfare di comunità”, un investimento nel capitale umano che va ben oltre il mero aspetto economico.
Mattia, giovane calciatore, incarna lo spirito di questa iniziativa, esprimendo il desiderio di amare la propria squadra senza odio, credendo nella giustizia, nella libertà e nella bellezza del tifo.
La partecipazione di figure istituzionali di spicco, come il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, il Prefetto Lamberto Giannini e il Questore Roberto Massucci, testimonia l’importanza strategica di questo progetto a livello nazionale.
Il rinnovato Campo dei Miracoli di Corviale si configura dunque come un simbolo concreto di rinascita, un luogo dove ogni partita diventa una lezione di vita, e ogni gol segna un passo avanti verso il riscatto collettivo, un faro di speranza per un futuro migliore.
È un luogo dove si impara che la forza non risiede nell’oppressione, ma nella collaborazione, nella legalità e nella gioia condivisa.