Un’avanguardia del fencing paralimpico italiano si appresta a spiccare il volo da Fiumicino, direzione Corea del Sud, per affrontare il Campionato del Mondo di Iksan 2025.
Questo evento, in programma dal 2 al 7 settembre, segna l’inizio di un ciclo quadriennale cruciale, una vera e propria tabella di marcia verso i Giochi di Los Angeles del 2028, e rappresenta una tappa fondamentale per definire gli obiettivi e le strategie del movimento.
Guidata dal nuovo Capo Delegazione, Bebe Vio, figura storica dello sport paralimpico e ispirazione per molti, l’Italia si presenta con un team eterogeneo, un connubio affascinante tra esperienza e freschezza.
L’assenza di Bebe in pedana, seppur temporanea, non diminuisce la sua importanza, anzi, la trasforma in un ruolo di supporto e guida per i giovani atleti, un punto di riferimento emotivo e strategico.
La sua leadership, questa volta esercitata al di fuori della pedana, si rivela un elemento prezioso per consolidare lo spirito di squadra e trasmettere l’eredità di valori e impegno che l’hanno contraddistinta.
Il collegiale conclusosi a L’Aquila ha sancito la preparazione atletica e tecnica del primo gruppo di atleti, composto da tredici talenti che spaziano tra le diverse armi: fioretto, sciabola e spada.
Mattia Galvagno, Sofia Garnero, Edoardo Giordan, Andrea Jacquier, Julia Markowska, Gianmarco Paolucci, Luca Platania e Loredana Trigilia sono i primi a raggiungere la destinazione, seguiti da Matteo Betti, Andreea Mogos, Emanuele Lambertini, Leonardo Rigo e Michele Massa.
Ognuno di loro porta con sé una storia di resilienza, determinazione e passione per il fencing.
L’edizione di Iksan assume un significato particolare per l’Italia, che torna a competere in un Mondiale senza la presenza fisica di Bebe Vio in pedana, una prima storica dopo cinque edizioni precedenti (Budapest 2013, Eger 2015, Roma 2017, Cheongju 2019 e Terni 2023).
Questo cambiamento, lungi dall’essere un limite, offre l’opportunità di valorizzare nuove figure e di sperimentare nuove dinamiche di squadra.
Edoardo Giordan, plurimedagliato schermidore e volto simbolo del movimento, sottolinea l’importanza di questo appuntamento: “Abbiamo ambizioni elevate, un mix di esperienza e gioventù che ci spinge a dare il massimo.
L’estate è stata dedicata ad un intenso lavoro di preparazione, con l’obiettivo di arrivare in Corea al top della forma.
Il mio obiettivo personale è quello di confermare i risultati positivi ottenuti dopo le Paralimpiadi e di conquistare una medaglia.
Ma non solo io: voglio vedere i miei compagni dimostrare la loro forza e il loro potenziale.
“La presenza di Bebe Vio, in veste di Capo Delegazione, simboleggia la continuità e la tradizione del fencing paralimpico italiano.
La sua energia e il suo entusiasmo contribuiranno a creare un’atmosfera positiva e motivante per tutto il gruppo.
“È un’emozione grande per lei essere qui con noi, anche se non può gareggiare in prima persona,” afferma Giordan.
“Sono certo che tornerà più forte di prima, pronta a ispirare le nuove generazioni.
” Il Mondiale di Iksan 2025 si configura dunque come un crocevia cruciale, un momento di transizione e di rinnovo per il fencing paralimpico italiano, proiettato verso nuovi traguardi e sfide.