lunedì 8 Settembre 2025
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Frosinone accoglie Marcianò: un pontificato all’insegna dell’umanità.

Nel cuore di Frosinone, un evento di profonda risonanza comunitaria ha segnato l’inizio del pontificato di Monsignor Santo Marcianò.
L’accoglienza, solenne e sentita, ha visto la partecipazione del Sindaco Riccardo Mastrangeli, dell’intero Consiglio Comunale, del Presidente della Provincia Luca Di Stefano e del Prefetto Ernesto Liguori, testimoniando un’unione istituzionale attorno alla figura del nuovo pastore.

L’arcivescovo, nel suo discorso inaugurale, ha immediatamente tracciato una linea di pensiero incentrata sulla necessità impellente di riscoprire e coltivare l’umanità.

Un invito rivolto alla città di Frosinone, non come richiesta superficiale, ma come imperativo etico e sociale, una chiamata a costruire una comunità fondata sulla solidarietà, l’empatia e la compassione verso il prossimo.

Questa visione si inserisce in un contesto globale caratterizzato da crescenti disuguaglianze e da una perdita di valori umani fondamentali, rendendo l’appello di Marcianò particolarmente significativo.

L’assunzione del ruolo di “in persona episcopi”, un appellativo che sottolinea la sua presenza attiva e diretta nel territorio, evidenzia l’intenzione di un cammino condiviso con le comunità di Frosinone, Veroli, Ferentino, Anagni e Alatri.
Non si tratta di una leadership distante, ma di un percorso sinergico, un’esperienza di crescita reciproca, dove le sfide e le opportunità vengono affrontate congiuntamente.

Questa prossimità pastorale è cruciale per rafforzare il tessuto sociale e promuovere un dialogo costruttivo tra l’istituzione ecclesiastica e i fedeli.

Il corteo, un flusso di persone e di simboli, ha attraversato il centro storico a piedi, un gesto di umiltà e di vicinanza al popolo.

La vestizione con i paramenti liturgici presso la chiesa di San Benedetto, un momento di profonda sacralità, ha preceduto l’ingresso solenne nella Cattedrale per la celebrazione della Messa.

Monsignor Ambrogio Spreafico, nel suo discorso di congedo, ha espresso un augurio sincero al suo successore: trovare una città e una diocesi tanto solidali e accoglienti come quelle che egli stesso ha incontrato durante i suoi 17 anni di servizio.

Questo testamento spirituale rappresenta un’eredità preziosa, un invito a perpetuare un clima di collaborazione e di fiducia che ha caratterizzato il suo pontificato.
La lettura della bolla papale, documento ufficiale che sancisce la nomina di Monsignor Santo Marcianò, e il passaggio del pastorale, simbolo del potere pastorale, hanno concluso la cerimonia, segnando il passaggio formale delle responsabilità.
Questi gesti, carichi di significato storico e simbolico, rappresentano un momento di transizione e di rinnovamento per la comunità ecclesiale e civile di Frosinone.

La diocesi guarda ora al futuro, con la speranza di un cammino di fede, di speranza e di carità sotto la guida del nuovo vescovo.

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