venerdì 29 Agosto 2025
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Rome

Gaeta, ritrovate anfore romane: un tesoro dal mare.

Un eccezionale ritrovamento archeologico ha arricchito il patrimonio culturale del Golfo di Gaeta: due ‘dolia’ romane, perfettamente conservate, sono state recuperate dalle acque antistanti la città, grazie all’abilità e alla lungimiranza di pescatori locali.
L’evento, che si inserisce in una serie di scoperte simili avvenute nella stessa area, riaccende i riflettori su un passato marittimo intenso e vitale per l’economia dell’antica Roma.

L’Attila II, lo stesso peschereccio che nel 2017 aveva già portato alla luce altri due grandi contenitori, si è trovato nuovamente a intercettare una reliquia del tempo.

Questi ‘dolia’, enormi anfore di terracotta utilizzate nell’antichità per il trasporto e la conservazione di merci preziose come cereali, vino e olio, offrono una finestra privilegiata sulle rotte commerciali che solcavano il Mar Mediterraneo.
La loro presenza in questo tratto di mare suggerisce che l’Attila II potrebbe aver incrociato il relitto di una nave oneraria, probabilmente diretta verso porti lontani, che in seguito al naufragio, ha disperso il proprio carico nelle profondità marine.
Il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, ha sottolineato l’importanza dell’evento, collaborando attivamente con la Guardia Costiera e la Soprintendenza Archeologica per garantire un recupero sicuro e documentato dei manufatti.
L’auspicio è che le nuove ‘dolia’ possano essere destinate alla comunità gaetana, trasformandosi in un elemento di orgoglio e conoscenza.

Si prevede una loro esposizione nel Museo del Mare, affiancando le precedenti scoperte e creando un percorso espositivo che illustri la centralità del Golfo di Gaeta nei traffici marittimi dell’epoca romana.
Questa nuova scoperta assume un significato ancora più profondo se considerata alla luce del recente decesso del comandante Giacomo Spinosa, figura chiave nel ritrovamento delle prime ‘dolia’.
Il figlio Gianluca, ereditando l’esperienza e la passione del padre, ha continuato la tradizione di famiglia, confermando il legame indissolubile tra la comunità di Gaeta e il suo mare.

Il ritrovamento di questi ‘dolia’ non è solo un evento archeologico di rilievo, ma anche un’occasione per riflettere sulla storia millenaria di un territorio che ha prosperato grazie al suo legame con il mare, e per onorare la memoria di coloro che, con la loro professionalità e la loro passione, hanno contribuito a svelare i segreti del suo passato.
Le nuove ‘dolia’ promettono di arricchire ulteriormente il patrimonio culturale di Gaeta, testimoniando la ricchezza e la complessità del mondo romano e la sua profonda influenza sulla regione.

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