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domenica 9 Novembre 2025

Incendio all’ex Mira Lanza: allarme tossico e richieste di intervento urgente

L’ennesimo incendio, divampato nella tarda serata presso l’area ex Mira Lanza a Roma, ha riacceso l’allarme e l’inquietudine tra i residenti del quadrante Marconi.
I Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, hanno domato le fiamme, ma l’odore acre e persistente di sostanze tossiche, potenzialmente diossiniche, continua a permeare l’aria, rendendo la situazione insostenibile per la popolazione.

Il vice presidente del Consiglio del Municipio Roma XI, Marco Palma, esprime con fermezza la sua frustrazione e indignazione.
Nonostante i ripetuti tentativi di dialogo e le sollecitazioni indirizzate alla Regione Lazio e a DiscoLazio, in collaborazione con Roma Capitale e l’Università Roma Tre, la situazione sul campo rimane sostanzialmente invariata.

Questa persistente inazione, a suo dire, configura una grave mancanza di responsabilità istituzionale.
Palma, con una nota ufficiale indirizzata al Sindaco Gualtieri e al Presidente Rocca, sollecita un cambio di passo, richiedendo un impegno istituzionale tangibile e credibile da parte di Roma Capitale e della Regione Lazio.
Si fa eco alla richiesta un appello rivolto al parlamentare del collegio, Luciano Ciocchetti, affinché porti all’attenzione del Ministro Piantedosi, del Prefetto, del Sindaco e del Presidente della Regione la necessità urgente di convocare un tavolo di lavoro.

L’obiettivo è definire un cronoprogramma preciso per gli interventi necessari in due aree cruciali: la prima, legata al protocollo di collaborazione tra Roma Capitale e l’Università Roma Tre; la seconda, incentrata sulla sinergia tra Disco Lazio e le istituzioni, finalizzata a rilanciare le attività propedeutiche al recupero dell’intera area, attualmente di proprietà di Roma Capitale e DiscoLazio.
Le segnalazioni ricevute sia dalla ASL Roma 3 che dalla Protezione Civile dipingono un quadro preoccupante, evidenziando i rischi concreti per la salute pubblica in caso di incendi.
Palma sottolinea che la situazione richiede non solo proclami, ma azioni concrete e una visione strategica a lungo termine.
La consigliera Barbato ha sollecitato la creazione di una commissione di controllo e garanzia, invitando il Presidente Rocca a coinvolgere tutti gli attori coinvolti.
La salute dei residenti di Marconi, già compromessa da anni di esposizione a fattori ambientali nocivi, non può essere ulteriormente ignorata.

Il disinteresse dimostrato nei confronti dei dati e delle valutazioni del rischio da parte della Protezione Civile è, a suo dire, un atto di irresponsabilità.
L’area dell’ex stabilimento attende da tempo una riqualificazione che sembra rimanere un miraggio.

La vicenda evidenzia una profonda criticità nella gestione del territorio e nella tutela della salute pubblica, richiedendo un cambio di paradigma che vada oltre le dichiarazioni di intenti e si traduca in azioni concrete e misurabili.
La persistente inazione rischia di compromettere irreversibilmente la qualità della vita dei residenti e di perpetuare un ciclo di degrado ambientale e sociale.

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