La luce vibrante della fiaccola olimpica, simbolo tangibile di spirito sportivo, unità e aspirazione, ha illuminato ieri sera Viterbo, segnando l’inizio ufficiale del suo viaggio attraverso l’Italia in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.
L’arrivo del convoglio, giunto nella periferia cittadina, ha rappresentato un momento di profonda emozione per la comunità locale, un’occasione per celebrare un primato, la primissima tappa di un percorso che abbraccerà l’intero Paese.
Il corteo, composto da ventisette tedofori, ha incrociato le vie della città dei papi per oltre cinque chilometri, portando con sé la storia, la passione e il sogno di una nazione intera.
La fiaccola, custode di un’eredità millenaria, ha risvegliato un sentimento di appartenenza e di orgoglio, risplendendo sui volti entusiasti dei cittadini viterbesi.
Il passaggio della fiaccola non è stato un semplice trasferimento di una fiamma, ma un vero e proprio atto di passaggio di testimone, un legame generazionale che ha unito passato, presente e futuro.
Omar Sabatini, giovane viterbese scelto per l’onore di accendere il braciere olimpico cittadino, ha incarnato questo valore, concludendo il percorso con una corsa carica di significato, sotto lo sguardo commosso di una folla gremita.
La sindaca Chiara Frontini, in un’espressione di sincera emozione, ha descritto il profondo impatto della notizia della scelta di Viterbo come tappa iniziale, alternando l’iniziale sbalordimento con una gioia travolgente.
Più che un semplice evento, questa tappa rappresenta un’opportunità unica per Viterbo, un’occasione per rafforzare la sua identità e proiettare la sua immagine verso l’esterno.
La sindaca ha assicurato che, idealmente, l’intera comunità viterbese seguirà con passione e coinvolgimento ogni tappa del percorso olimpico, condividendo l’entusiasmo e la speranza che ne derivano.
Questo primo atto del viaggio della fiaccola olimpica, più di un semplice evento protocollo, si configura come un messaggio di speranza e di resilienza, un invito a credere nel potere dello sport come motore di aggregazione sociale e di progresso, un faro che illumina il cammino verso le Olimpiadi Invernali del 2026.
Il fuoco acceso a Viterbo non è solo una fiamma, ma un simbolo di un’Italia che si prepara ad accogliere il mondo con entusiasmo e passione.






