A Canale d’Alba, il cuore pulsante della provincia cuneese, si è rinnovato l’appuntamento con un evento capace di trascendere i confini dello sport, trasformandosi in un potente simbolo di resilienza, speranza e comunità: la “Partita più bella del mondo”. L’edizione di quest’anno, orchestrata da UGI – Unione Genitori Italiani Odv, ha visto protagonisti giovani eroi, ragazzi e ragazze provenienti da sei centri di oncoematologia pediatrica dislocati in tutto il territorio nazionale: il Regina Margherita di Torino, il Gaslini di Genova, il Bambin Gesù di Roma, Santa Chiara di Pisa, Sant’Orsola di Bologna e il Gaspare Rodolico di Catania.Più che un torneo, si è trattato di una celebrazione della vita, un’occasione per giovani pazienti, spesso segnati da percorsi terapeutici complessi e faticosi, di ritrovare un senso di normalità, di gioco, di appartenenza. L’evento ha rappresentato una pausa significativa, un momento di tregua dal percorso spesso estenuante della malattia, offrendo a questi giovani atleti l’opportunità di esprimere le proprie capacità fisiche e di consolidare legami affettivi con coetanei che condividono esperienze simili.Il pomeriggio si è arricchito di un live talk, “Vivere il presente”, condotto dal noto scrittore Luca Bianchini, che ha moderato una conversazione profonda e stimolante con figure ispiratrici come Stefania Belmondo, Mattia Perin e il carismatico Mattia “Spiderman” Villardita. Le loro testimonianze hanno offerto spunti di riflessione sulla forza interiore, la capacità di affrontare le sfide con coraggio e la cruciale importanza di concentrarsi sul “qui e ora”, un approccio fondamentale per la gestione emotiva e la ricerca di un equilibrio interiore.Il culmine della giornata è stato il gran finale, la quinta edizione della “Partita più bella del mondo”, un evento che ha visto contrapporsi squadre composte da artisti, esponenti di istituzioni, personalità pubbliche, musicisti ed ex calciatori. Questo momento di gioco e intrattenimento ha ulteriormente amplificato il messaggio di solidarietà e di sostegno ai giovani pazienti, dimostrando come lo sport possa essere un potente veicolo di inclusione e di ispirazione.”Questo evento non è solo un momento importante per l’oncologia pediatrica, ma un faro di speranza per tutti i bambini che stanno combattendo contro la malattia” ha dichiarato il Professor Enrico Pira, presidente di UGI. “Lo sport, in questo contesto, si rivela non un semplice passatempo, ma uno strumento imprescindibile per la crescita personale, la creazione di legami significativi e la costruzione di un futuro più luminoso.”Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita di Torino, ha aggiunto: “Il nostro sogno è di estendere questo progetto sportivo a tutti i 50 centri oncologici pediatrici italiani. Questo torneo è anche un’occasione per sottolineare il ruolo centrale dello sport, unitamente a un’alimentazione consapevole e alla prevenzione del tabagismo, nella promozione della salute e nella prevenzione di malattie.” L’iniziativa, dunque, si configura come un investimento a lungo termine nella salute e nel benessere dei giovani pazienti, contribuendo a promuovere uno stile di vita sano e attivo anche dopo la guarigione.
La Partita più Bella del Mondo: Sport, Speranza e Solidarietà per i Giovani Eroi
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