Lazio 2025: Tra Innovazione Urbana, Benessere dei Cittadini e Sfide del CambiamentoUn recente studio dell’Istituto Piepoli, focalizzato sulla percezione della qualità della vita nel Lazio in vista dei grandi eventi del 2025, dipinge un quadro complesso. Sebbene il 74% dei residenti esprima una generale soddisfazione, emergono divari significativi e crescenti preoccupazioni legate all’evoluzione del territorio. Le province di Viterbo e Roma spiccano per livelli di soddisfazione più elevati (82% e 73% rispettivamente), mentre un’inversione di tendenza è osservata nelle aree urbane di grandi dimensioni e tra la popolazione anziana (over 55), che segnalano un deterioramento del benessere percepito. Anche i giovani tra i 18 e i 34 anni mostrano un livello di soddisfazione superiore, un dato che evidenzia un potenziale disallineamento generazionale nella valutazione della qualità della vita.L’analisi rivela che le dimensioni più apprezzate sono la vita sociale (61% di gradimento) e l’ambiente (60%), seguiti dai servizi pubblici essenziali – istruzione, sanità e amministrazione – che ottengono un consenso medio-alto. Tuttavia, sicurezza (55%) e mobilità (50%) restano aree di criticità e necessitano di interventi mirati.Il Giubileo 2025 incombe come un evento trasformativo, con quasi la metà degli intervistati (48%) che avverte già i primi effetti dei preparativi. Nonostante l’ottimismo legato al potenziale di crescita, sviluppo turistico (43%) e miglioramento delle infrastrutture (37%), crescono le ansie relative a impatti negativi sulla mobilità (49%), sulla vivibilità urbana (34%) e sui costi che ne deriveranno (31%). La percezione dell’adeguatezza della gestione dei lavori risulta polarizzata: il 44% la giudica positiva, mentre il resto esprime riserve, con una maggiore critica da parte dei residenti tra i 35 e i 54 anni e nel bacino provinciale di Roma.Un elemento critico emerge dalla scarsa comprensione del concetto di “smart city”. Solo una minoranza (8%) si sente pienamente informata e un terzo degli intervistati dichiara di avere una conoscenza sufficiente sugli sviluppi locali legati alle grandi iniziative e all’innovazione urbana. Questa lacuna informativa contribuisce a un senso di distanza tra amministrazione e cittadini, alimentando possibili resistenze e diffidenza verso le politiche implementate.La ricerca sottolinea un’urgente necessità di migliorare la trasparenza e il coinvolgimento civico. Solo il 40% dei cittadini considera complete le informazioni fornite dal Comune, e un esiguo 24% percepisce un reale processo decisionale condiviso. Questo deficit di partecipazione attiva rischia di compromettere l’efficacia delle politiche pubbliche e di generare un senso di alienazione nei confronti delle istituzioni. La diffusione di informazioni chiare, accessibili e la creazione di canali di dialogo e consultazione sono elementi cruciali per costruire un futuro urbano più equo, sostenibile e realmente al servizio dei bisogni dei cittadini. Il futuro del Lazio, come emerge da questo studio, non dipende solo da infrastrutture e tecnologie, ma soprattutto dalla capacità di costruire una comunità consapevole, partecipativa e protagonista del proprio destino.
Lazio 2025: Qualità della Vita a Rischio, Tra Ottimismo e Preoccupazioni
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