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giovedì 23 Ottobre 2025

Luca Sacchi, Cassazione: Definitivo il punto sulla tragica vicenda.

La Corte di Cassazione ha sancito la definitiva chiusura di un intricato e doloroso capitolo giudiziario legato alla tragica scomparsa di Luca Sacchi, avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019 a Roma.
La sentenza, che conferma condanne già stabilite in precedenza, evidenzia le diverse responsabilità che hanno tessuto la trama di eventi culminati nella morte del giovane.

Anastasiya Kylemnyk, legata a Sacchi in una relazione sentimentale al momento del decesso, è stata condannata a tre anni di reclusione per violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti, un elemento cruciale che ha contribuito a delineare il contesto in cui si è consumato il delitto.
La sua posizione, seppur distinta da quella dell’esecutore materiale, rivela l’importanza del circolo di persone e delle dinamiche sociali che hanno portato alla tragedia.

Parallelamente, la Cassazione ha confermato le pesanti condanne per Marcello De Propris, 25 anni di reclusione, e Paolo Pirino, 24 anni e 1 mese.

Queste sentenze sottolineano il ruolo di coinvolgimento, che va oltre la mera presenza sul luogo del fatto, evidenziando un complesso sistema di relazioni e complicità che ha contribuito a creare le condizioni per la drammatica conclusione.

La pena comminata riflette la gravità del loro coinvolgimento, considerata nel quadro generale dell’accaduto.
L’atto finale, già definitivo, riguarda Valerio Del Grosso, l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio, condannato a 27 anni di reclusione.
Il delitto era innescato da un tentativo di compravendita di stupefacenti andato a monte, una circostanza che rende evidente come la dinamica criminale abbia permeato la vita dei protagonisti, portando a conseguenze irreparabili.

Il caso Sacchi, attraverso le sentenze della Cassazione, non si configura solo come un dramma individuale, ma come un monito sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle complesse dinamiche che si sviluppano all’interno di contesti sociali marginali.
La vicenda solleva interrogativi sulla responsabilità collettiva, sul ruolo delle relazioni interpersonali e sulla necessità di interventi mirati a prevenire e contrastare il fenomeno della droga, per evitare che altre famiglie siano straziate da simili perdite.
La giustizia, con le sue sentenze definitive, cerca di restituire dignità alla memoria di Luca Sacchi e di offrire un barlume di speranza per il futuro.

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