La scomparsa prematura di Mara Serverin, stimata sommelier, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della ristorazione. La notizia della sua morte, avvenuta tragicamente a seguito del crollo del solaio del ristorante “Essenza” a Terracina, ha scosso profondamente la comunità enogastronomica. Un post Instagram, risalente al 23 ottobre, offre uno sguardo commovente sul suo percorso professionale e personale, rivelando un legame profondo con il locale che è stato teatro della sua scomparsa.Mara, con una sensibilità tipica di chi ha dedicato la propria vita alla ricerca dell’eccellenza, rievocava il giorno in cui, un decennio prima, aveva varcato per la prima volta la soglia di “Essenza”. Non si trattava di un ingresso qualsiasi, ma l’inizio di un’avventura, di un’esperienza che l’avrebbe plasmata e arricchita. Quel “cancelletto” rappresentava una porta verso un universo di sapori, aromi e tradizioni, un mondo in cui la passione per il vino e la ristorazione si fondono in un’armonia ricercata.Il suo racconto non era semplicemente un ricordo nostalgico, ma una celebrazione di un percorso formativo intenso e costante. Dieci anni di lavoro, di apprendimento, di crescita professionale, costellati di emozioni, sfide superate e nuove scoperte. Mara sottolineava l’importanza cruciale del rapporto umano, riconoscendo il ruolo fondamentale di Simone, lo chef, e di Ilary, la compagna dello chef e responsabile di sala, come mentori e guide nel suo cammino. Furono loro ad aprirle le porte di un mondo complesso e affascinante, stimolando la sua curiosità e incoraggiandola a esplorare le infinite sfaccettature del vino e della ristorazione di alta cucina.Il post, ora letto con ancora più dolore, si configura come un testamento professionale e un omaggio ai colleghi che l’hanno accompagnata in questa avventura. I messaggi di cordoglio inondanti il suo profilo social dipingono il ritratto di una donna solare, gentile e profondamente amata, capace di lasciare un’impronta significativa nella vita di chi l’ha conosciuta. La sua perdita lascia un vuoto non solo nel team di “Essenza”, ma in tutto il settore enogastronomico, privando il mondo di una figura competente, appassionata e dal cuore generoso. Il suo sorriso, ora spento, resta impresso nella memoria di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla.
Mara Serverin, sommelier di talento, spenta in un crollo.
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