martedì 14 Ottobre 2025
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Mogol, Sigillo d’Ateneo all’Università della Tuscia: un omaggio all’arte e alla bellezza.

L’eco di una standing ovation ha illuminato l’aula magna dell’Università della Tuscia, sancendo un momento di profonda celebrazione: l’assegnazione del prestigioso Sigillo d’Ateneo al Maestro Giulio Rapetti Mogol, figura seminale nel panorama musicale italiano.
La cerimonia, inaugurale del Festival culturale “I Pirati della Bellezza” promosso dalla testata TusciaWeb, ha rappresentato un’occasione unica per onorare non solo un artista di ineguagliabile talento, ma anche un intellettuale che ha saputo plasmare il sentire collettivo di decenni.
L’aula, gremita di oltre sei centinaia di spettatori, ha testimoniato l’affetto e la stima che l’intera comunità accademica nutre per Mogol.

Il Rettore Stefano Ubertini, con parole dense di significato, ha sottolineato come il Sigillo d’Ateneo non sia un mero riconoscimento formale, bensì un simbolo tangibile di gratitudine per una carriera costellata di capolavori e un profondo legame emotivo che lega il Maestro all’Università.
Questa connessione si radica in una visione condivisa: la bellezza come strumento di crescita e di comprensione del mondo.

Mogol, con la sua capacità di distillare l’essenza delle esperienze umane in melodie e versi indimenticabili, incarna questo ideale.
La sua musica, lungi dall’essere semplice intrattenimento, si rivela un potente veicolo di riflessione, un invito a interrogarsi sui propri sentimenti, sulle contraddizioni della società e sulla ricerca di un significato profondo nell’esistenza.
Il momento più intenso della serata è stato indubbiamente l’interpretazione corale di alcune delle sue canzoni più iconiche, un abbraccio sonoro che ha unito il pubblico e il Maestro in un’esperienza emotivamente carica.
La musica, in quell’istante, ha trasceso il mero atto performativo per diventare un linguaggio universale, un ponte tra generazioni e un’affermazione della potenza dell’arte come collante sociale.
Il Rettore Ubertini ha poi aggiunto un ulteriore livello di significato al riconoscimento, evidenziando come il contributo di Mogol vada oltre l’ambito musicale, estendendosi alla sfera educativa e culturale.

L’artista ha sempre dimostrato un’acuta sensibilità verso le tematiche sociali e un profondo rispetto per la parola, trasformandola in strumento di conoscenza e di crescita personale.

La presenza di Mogol all’Università della Tuscia è, dunque, un’opportunità irripetibile per la comunità accademica, un’occasione per attingere alla sua saggezza e per lasciarsi ispirare dalla sua inesauribile creatività.
Questo Sigillo d’Ateneo non è solo un onore per il Maestro, ma un investimento nel futuro, un atto di fiducia nel potere dell’arte di plasmare un mondo più consapevole e umano.

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