A Monterosi, nel cuore della Tuscia viterbese, una scoperta archeologica inattesa sta riscrivendo la comprensione del passato romano dell’area.
Durante i lavori preparatori per la costruzione di un nuovo asilo nido in via Dante, le ruspe hanno rivelato i resti di una struttura di notevole interesse storico, un vero e proprio frammento di vita quotidiana in epoca romana.
L’impatto iniziale è stato quello di un ritrovamento imprevisto, ma l’intervento immediato della Soprintendenza Speciale per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha permesso di avviare una campagna di scavo mirata.
Le prime indagini hanno portato alla luce elementi architettonici significativi: sezioni di mura perimetrali ancora parzialmente intatte, il basamento di una costruzione che suggerisce una certa importanza, un pavimento pavimentale, segno di un’abitazione o un edificio pubblico, e una serie di manufatti che offrono preziose informazioni sulla vita e le attività della comunità romana che qui prosperò.
I reperti rinvenuti, che includono frammenti di ceramica, strumenti di lavoro in metallo e forse anche elementi decorativi, sono attualmente oggetto di un’analisi accurata e multidisciplinare.
I tecnici della Soprintendenza stanno impiegando tecniche di datazione avanzate, come la termoluminescenza e il radiocarbonio, per definire con precisione la cronologia della struttura e dei suoi contenuti.
Si ipotizza, sulla base di alcuni indicatori stilistici, che la costruzione possa risalire al II secolo a.
C.
, periodo di grande espansione e sviluppo per la popolazione romana in quest’area.
L’importanza del ritrovamento va oltre la semplice scoperta di resti materiali.
La posizione strategica di Monterosi, situata lungo una via di comunicazione cruciale, suggerisce che la struttura potrebbe aver svolto un ruolo significativo nel controllo del territorio e nel commercio dei prodotti agricoli tipici della Tuscia.
Ulteriori indagini archeologiche mireranno a ricostruire l’evoluzione dell’insediamento romano nel corso dei secoli, a individuare eventuali collegamenti con altre aree del territorio e a comprendere meglio la sua relazione con il potere centrale di Roma.
La scoperta ha suscitato grande entusiasmo nella comunità locale, che vede in questo ritrovamento un’opportunità per valorizzare il proprio patrimonio storico e culturale, promuovendo il turismo e la ricerca scientifica.
I lavori di scavo saranno ripresi a breve, con l’obiettivo di portare alla luce l’intera struttura e di restituire alla luce un tassello importante del passato romano della Tuscia.
Il progetto include anche la creazione di un percorso didattico e di divulgazione per coinvolgere la cittadinanza e le scuole nella scoperta e nella comprensione del patrimonio archeologico locale.







