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sabato 8 Novembre 2025

Musica all’aeroporto: concerto gospel emoziona i viaggiatori

Un’ondata di gioia sonora ha inondato questa mattina l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, trasformando la Piazza del Terminal 1 partenze in un palco a cielo aperto.
Dalle ore 11, la Schola Cantorum del Teatro dell’Opera di Roma ha offerto un concerto di rara bellezza, un’esperienza musicale capace di toccare il cuore di viaggiatori di ogni età e provenienza.

Non si è trattato di una semplice esibizione, ma di un vero e proprio ponte culturale, creato grazie alla collaborazione strategica tra Aeroporti di Roma e l’istituzione lirica capitolina.
Trenta giovani voci bianche, provenienti dalla prestigiosa scuola di canto corale del Teatro dell’Opera, si sono alternate e intrecciate in un programma dedicato alla ricca tradizione gospel e spiritual.
Guidati con maestria dal direttore Alberto de Sanctis e supportati dalla sensibile interpretazione pianistica di Zenoviia-Anna Danchak, i cantori, con un’età compresa tra i nove e i sedici anni, hanno interpretato brani che spaziano da composizioni classiche del genere a reinterpretazioni più contemporanee.
L’energia contagiosa e la purezza vocale dei giovani coristi hanno evocato le atmosfere evocative e la potenza emotiva della musica afroamericana, un genere nato dalla sofferenza e dalla speranza, dall’oppressione e dalla resilienza.
Un momento particolarmente sentito dal pubblico è stato il medley ispirato al celebre film “Sister Act”, una vibrante omaggio alla forza della musica come strumento di liberazione e gioia.
L’esecuzione, ricca di dinamiche e improvvisazioni corali, ha scatenato un’ovazione spontanea, con numerosi presenti che si sono uniti all’esibizione battendo le mani e lasciandosi trasportare dalle melodie coinvolgenti.

L’iniziativa, che si inserisce in un più ampio programma di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, testimonia l’impegno di Aeroporti di Roma a creare un’esperienza di viaggio arricchente e memorabile, capace di coniugare l’efficienza operativa con la promozione dell’arte e della cultura.
Un gesto simbolico che, al di là della frenesia dei viaggi, ha permesso a molti di fermarsi un istante e godere della bellezza della musica, un linguaggio universale capace di superare barriere e unire persone di ogni nazionalità.
L’eco di queste voci giovanili, intonate con passione e dedizione, risuonerà a lungo tra i corridoi dell’aeroporto, lasciando un segno indelebile nell’animo di chi ha avuto la fortuna di assistervi.

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