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Notte Bianca a Bolsena: arte, fede e musica nel cuore del Lazio

La notte del 13 agosto, Bolsena si appresta a tingere di luce e suggestione il cuore del Lazio con la sua attesissima Notte Bianca, un evento che trasforma il centro storico in un vibrante crogiolo di arte, cultura, fede e musica.

Ben più di una semplice festa, si configura come un’esperienza immersiva volta a celebrare l’identità profonda del territorio e a rafforzare il legame tra la comunità e il suo patrimonio millenario.

Il programma si dispiega su un palcoscenico a cielo aperto, abbracciando un’ampia gamma di attività pensate per coinvolgere pubblici di ogni età e sensibilità.

I monumenti e le architetture storiche, solitamente custoditi dietro porte chiuse, si aprono al visitatore, rivelando tesori artistici e narrazioni silenziose.

Palazzo del Drago, con la sua nobile storia, si illumina di nuova luce, così come Palazzo Monaldeschi, che ospita la mostra “Le memorie dell’acqua”, un percorso sensoriale e conoscitivo dedicato all’elemento vitale che ha plasmato il paesaggio e la cultura locale.
Il Museo Territoriale del Lago di Bolsena offre uno sguardo approfondito sulle origini vulcaniche del lago e sulla sua importanza per l’economia e la vita quotidiana, mentre le Catacombe di Santa Cristina, custodi di un’eredità paleocristiana di inestimabile valore, accolgono i visitatori per visite guidate condotte da illustri esperti come Maria Pace Guidotti e Marcello Moscini, che ne svelano i misteri e le storie nascoste.
La serata si anima con un caleidoscopio di performance musicali.

Dalle sonorità energiche e coinvolgenti di Zastava Orkestar, capaci di fondere tradizione balcanica e contaminazioni moderne, alla profondità interpretativa di Pietro Paolacci, passando per l’eleganza e l’originalità del trio Manifé, la musica accompagna il pubblico in un viaggio emozionante.

La conclusione, con un DJ set in Piazza Matteotti, segna il culmine dell’energia collettiva.
Al centro di questa sinfonia di suoni e luci, si staglia lo spettacolo visivo “La Luna Bianca”, un’esperienza immersiva arricchita dalla voce ammaliante di Moà (Martina Maggi), che evoca atmosfere oniriche e un senso di sacralità.
La Notte Bianca di Bolsena non è però solo spettacolo e intrattenimento.
Un profondo significato spirituale permea l’intera manifestazione, riflettendo l’importanza della fede nella storia e nella cultura locale.
La processione di apertura, con i suoi simboli e le sue tradizioni secolari, segna l’inizio di una notte di devozione e contemplazione.

L’esposizione del Pugnalone, opera d’arte realizzata per la festa di Santa Rosa, e l’attesa accensione della Mini Macchina di Santa Rosa Spirale di Fede, con la partecipazione solenne del Sodalizio dei Facchini, testimoniano il forte legame tra la comunità e la sua patrona.

L’evento è sostenuto dal patrocinio della Regione Lazio e dalla collaborazione di numerose realtà locali, che contribuiscono con passione e impegno a rendere la Notte Bianca di Bolsena un appuntamento imperdibile, un’occasione unica per riscoprire le proprie radici, celebrare la bellezza del territorio e condividere un’esperienza indimenticabile.

Si tratta di un evento che trascende la semplice manifestazione folkloristica, configurandosi come un vero e proprio atto d’amore verso la storia, l’arte e l’anima di Bolsena.

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