venerdì 10 Ottobre 2025
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Nuovi dettagli sui pedinamenti di Mirella Gregori: la testimonianza di Simona De Santo.

L’aula di Palazzo San Macuto ha accolto oggi l’audizione di Simona De Santo, figura chiave nel tessuto sociale e scolastico legato alla scomparsa di Mirella Gregori.

L’evento, inserito nell’ambito dell’inchiesta congiunta delle Camere sulle tragiche sparizioni di Gregori e di Emanuela Orlandi, ha riaperto interrogativi e stimolato nuove riflessioni sulla vicenda, ancora avvolta nel mistero.

Simona De Santo, compagna di classe di Gregori presso l’istituto Padre Reginaldo Giuliani, ha offerto un resoconto dettagliato, ricostruendo un quadro che getta nuova luce su un passato doloroso.

Durante la deposizione, la testimone ha riportato un elemento cruciale, precedentemente emerso in forma frammentaria: la percezione di essere stata, unitamente alla scomparsa Mirella, oggetto di pedinamenti da parte di individui a bordo di un veicolo di colore scuro, identificabile come nero o verdognolo, nel periodo compreso tra il 1981 e il 1982.
Un dettaglio apparentemente minore, ma che assume un peso significativo alla luce delle complessità investigative che hanno caratterizzato il caso.
De Santo ha asserito di aver comunicato questa osservazione alle forze dell’ordine all’epoca dei fatti, confidando di aver fornito un elemento utile per le indagini.
Tuttavia, la Commissione parlamentare ha verificato l’esistenza di un verbale che documentasse tale dichiarazione, riscontrando, con rammarico, la sua assenza dagli archivi.

Questa discrepanza solleva interrogativi sulla completezza e sull’accuratezza delle prime indagini, generando nuove piste da approfondire e potenziali incongruenze da chiarire.
La testimonianza di Simona De Santo, pur frammentaria, trasmette un profondo legame affettivo con Mirella Gregori, un sentimento palpabile che rivela non solo la vicinanza personale, ma anche la sofferenza per la perdita e la persistente incertezza che avvolge la sua scomparsa.

L’audizione si configura quindi come un tassello importante nel mosaico investigativo, un’occasione per ripercorrere gli eventi, raccogliere testimonianze dirette e, auspicabilmente, avvicinarsi alla verità, restituendo dignità alla memoria di Mirella Gregori e di tutte le vittime di questa vicenda irrisolta.
Il lavoro della Commissione, dunque, continua, alimentato dalla speranza di fare luce su un caso che ha segnato profondamente la coscienza collettiva.

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