Un’impennata termica senza precedenti sta per investire la penisola italiana, configurando un evento meteorologico che solleva serie preoccupazioni per la salute pubblica e per le dinamiche ambientali. Le proiezioni, elaborate da esperti come Lorenzo Tedici di ‘iLMeteo.it’, indicano un’anomalia significativa rispetto ai valori climatici tipici del mese di giugno, con temperature destinate a raggiungere picchi localmente superiori ai 37°C, soprattutto nelle aree urbane come Roma.Il Ministero della Salute, con il suo sistema di monitoraggio capillare sulle principali città italiane, ha già emesso allerte di livello arancione per Frosinone, Rieti e Roma, estendendo il bollettino di rischio a Latina per il giorno successivo. Questo livello di allerta indica una potenziale pericolosità per le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani, bambini e persone con patologie preesistenti.La situazione non si riduce a una mera ondata di calore di breve durata. La persistenza di una struttura atmosferica favorevole, caratterizzata da un blocco anticiclonico di origine nordafricana, suggerisce una durata prolungata di questa fase calda, potenzialmente estendendosi per tutto il fine settimana. Questa tendenza segna un’alterazione profonda delle consuete condizioni climatiche estive italiane, avvicinando il clima della penisola a quello del Maghreb, regione del Nord Africa con un regime termico molto più rigido.Il fenomeno è emblematico di una più ampia tendenza verso l’aumento delle temperature medie globali, con riflessi diretti e tangibili sul clima regionale. L’incremento della frequenza e dell’intensità delle ondate di calore rappresenta una sfida complessa per la gestione del rischio ambientale e per la tutela della salute pubblica.Nonostante lo scenario preoccupante, una flebile speranza di cambiamento si profila all’orizzonte. A partire da lunedì 16 giugno, l’alta pressione potrebbe iniziare a cedere, aprendo la strada all’ingresso di correnti d’aria più fresche provenienti dal Nord Europa. Questa ipotesi, se confermata, potrebbe portare un temporaneo sollievo dall’afa opprimente.Tuttavia, questo cambiamento potrebbe non essere privo di conseguenze. L’instabilità atmosferica generata dalla transizione tra masse d’aria calda e fredda potrebbe favorire lo sviluppo di fenomeni meteorologici estremi, come temporali intensi, grandine e precipitazioni torrenziali. L’energia latente accumulata durante i giorni precedenti, alimentata dall’intenso calore, potrebbe essere rilasciata in modo violento, amplificando l’impatto di questi eventi.
Ondata di calore record: allerta rossa in Italia, clima da Maghreb.
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