“Parole d’Ordine”, un vibrante murales che anima il giardino della sede di Testaccio dell’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma, si configura come una dichiarazione artistica che interroga e celebra la complessità della sessualità contemporanea. L’opera, fruibile anche da chi osserva da lontano, non è semplicemente un’immagine, ma un vero e proprio dialogo aperto con le nuove generazioni, un’eco delle loro voci e dei loro linguaggi.Il progetto nasce da un workshop intensivo condotto dalla performer e attivista Karma B, figura di spicco nella scena drag italiana, riconosciuta per la sua audace e provocatoria espressione artistica. In questo spazio di condivisione e di ascolto, studenti e studentesse dell’IED hanno de-costruito i canoni linguistici tradizionali legati alla sessualità, sperimentando nuove forme di espressione che riflettano la loro realtà, le loro esperienze e le loro aspirazioni. L’obiettivo era ridefinire un vocabolario che fosse inclusivo, autentico e capace di restituire la fluidità e la diversità delle identità sessuali.L’artista visivo Patrizio Anastasi ha tradotto in forma plastica e cromatica i concetti emersi dal workshop. Il murales non è una rappresentazione univoca, ma un caleidoscopio di immagini, simboli e parole, un’esplorazione visiva del desiderio, dell’identità e dell’autodeterminazione. L’uso dei colori, ispirati alla bandiera LGBTQIA+, non è meramente decorativo, ma contribuisce a creare un’atmosfera di festa e di orgoglio, celebrando la ricchezza e la vitalità della comunità.Per l’Istituto Europeo di Design, “Parole d’Ordine” incarna un impegno profondo e coerente. Laura Negrini, direttrice IED Roma, sottolinea come il murales rappresenti un passo avanti verso un’educazione priva di pregiudizi, che ponga al centro la soggettività individuale, la creatività e un confronto aperto e costruttivo. L’opera si configura, dunque, come un’occasione per stimolare la riflessione critica, promuovere l’empatia e incoraggiare la costruzione di una società più equa e inclusiva, dove ogni individuo possa esprimere liberamente la propria identità senza timori né censure. Il murales si eleva a simbolo di un’istituzione che crede nel potere dell’arte come strumento di cambiamento sociale e culturale.
Parole d’Ordine: un murales celebra la sessualità contemporanea a Roma
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