La questione del precariato nel settore pubblico italiano, che affligge un numero imprecisato ma quantificabile in circa 300.000 persone, è tornata a manifestarsi con forza in una pubblica assemblea organizzata dalla Flc Cgil a Largo di Torre Argentina. L’evento, intitolato “Basta precari nella conoscenza”, ha rappresentato un atto di denuncia e una sollecitazione rivolta a Parlamento e Governo per affrontare con soluzioni definitive un problema che mina la tenuta del sistema educativo e culturale del Paese.Il quadro demografico è allarmante: oltre 250.000 precari solo nel mondo della scuola, un dato che, secondo la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, è stato più volte segnalato al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, senza tuttavia ottenere riscontri ufficiali. Questa assenza di trasparenza e di impegno concreto da parte delle istituzioni agisce da ulteriore aggravante di una situazione già di per sé intollerabile.Il recente decreto governativo, lungi dal fornire una risposta adeguata, si è rivelato inadeguato sia per quanto riguarda l’avvio di stabilizzazioni, sia per quanto concerne l’inserimento di personale ATA, mantenendo in vigore un blocco del turn-over che alimenta e perpetua la spirale del precariato. La condizione è analoga negli altri settori, con circa 50.000 persone che vivono in una condizione di incertezza e precarietà nel mondo universitario, accademico e conservatorio.L’iniziativa “Zeroprecarietà” ha offerto uno spazio di parola a coloro che vivono quotidianamente questa condizione di vulnerabilità, dando voce alle loro storie e alle loro frustrazioni. La partecipazione di esponenti di diverse forze politiche, come M5S, Avs e Pd, testimonia la trasversalità della questione e la necessità di un impegno politico condiviso.Oltre alle testimonianze dirette, l’assemblea ha visto l’intervento di figure di spicco come l’attrice e scrittrice Tezeta Abraham, che ha arricchito il dibattito con una riflessione sul significato della cittadinanza in un contesto caratterizzato dalla precarietà lavorativa, e del segretario confederale della CGIL nazionale, Christian Ferrari, che ha sottolineato l’importanza di una battaglia unitaria per la stabilizzazione del personale precario. A vivacizzare l’evento ha contribuito anche l’esibizione della band della Flc Cgil Musica Ribelle, portando un messaggio di speranza e di resilienza.La Flc Cgil ha annunciato l’intenzione di proseguire la mobilitazione, con nuove assemblee pubbliche previste nei prossimi mesi, in particolare sotto i ministeri, per mantenere alta l’attenzione sul problema e costringere le istituzioni a prendere decisioni concrete. L’appuntamento successivo è fissato, probabilmente, nel mese di settembre, segnando l’inizio di una nuova fase di confronto e di pressione politica. L’obiettivo è chiaro: trasformare la precarietà in certezza, restituendo dignità e stabilità a migliaia di lavoratrici e lavoratori che contribuiscono quotidianamente al servizio pubblico del Paese.