Un atto di profanazione ha colpito nuovamente la memoria dei caduti per la libertà a Forte Bravetta, a Roma. La lapide che onora i partigiani fucilati, simbolo tangibile di un sacrificio per la democrazia e i diritti sociali, è stata deturpata con la scritta “Remigrazione”. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Comitato Provinciale di Roma, esprime la sua più profonda indignazione per questo gesto vile, richiamando le istituzioni repubblicane e le forze antifasciste a un intervento tempestivo e determinato.Si richiede non solo il ripristino immediato della lapide, ma anche l’implementazione di misure di protezione durature per prevenire ulteriori atti di questa natura e l’avvio di un’indagine accurata volta all’identificazione e alla punizione dei responsabili, con applicazione rigorosa delle normative vigenti, inclusa la legge Mancino, che tutela la memoria della Resistenza e combatte l’odio razziale e la discriminazione.Questi atti, definiti dall’ANPI come “espressioni di un’eredità ideologica persistente e meschina”, non rappresentano che un tentativo di riscrivere la storia, di sminuire il valore del sacrificio dei partigiani e delle partigiane. Questi uomini e donne, animati da un profondo senso di giustizia e dalla volontà di costruire un’Italia più equa e libera, furono brutalmente eliminati dalla violenza fascista, che mirava a soffocare ogni aspirazione democratica e a perpetuare un regime oppressivo.La scritta “Remigrazione”, intesa come ritorno a un passato di intolleranza e negazione dei diritti, è un insulto alla memoria di coloro che combatterono per i valori fondanti della nostra Repubblica. Essa tenta di negare il diritto all’uguaglianza, all’inclusione e alla dignità umana, pilastri irrinunciabili della Costituzione Italiana. Questi gesti non solo offendono la memoria dei caduti, ma colpiscono nel segno della paura, mirando a intimidire chi difende i principi di libertà, giustizia e solidarietà.L’ANPI ribadisce con forza che la Resistenza non è un evento chiuso nel passato, ma un impegno costante per difendere i valori di democrazia, antifascismo e inclusione sociale. La memoria dei partigiani e delle partigiane deve essere preservata e onorata, non solo con cerimonie commemorative, ma soprattutto con azioni concrete a sostegno dei diritti umani e contro ogni forma di discriminazione e intolleranza. La vigilanza e la partecipazione attiva dei cittadini sono fondamentali per contrastare ogni tentativo di revisionismo storico e per garantire che la fiamma della Resistenza continui a illuminare il cammino verso un futuro di pace e giustizia.
Profanano la memoria partigiana a Roma: gesto vile e revisionismo
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