La riforma istituzionale di Roma Capitale assume ora una centralità cruciale, configurandosi come un processo di modernizzazione volto a rafforzare la capacità di gestione del territorio e a garantire una più equa distribuzione delle risorse.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato, in sede di audizione alla Camera dei deputati, l’importanza di avviare immediatamente il lavoro sulla legge ordinaria, elemento imprescindibile per dare piena attuazione alla riforma e per assicurare la sua sostenibilità nel tempo.
La legge ordinaria non è un mero dettaglio tecnico, bensì il pilastro su cui si fonda la nuova architettura istituzionale di Roma.
È attraverso di essa che si definiranno i meccanismi di allocazione delle risorse, i poteri di controllo e le responsabilità dei diversi livelli di governo, creando un sistema coerente e funzionale.
L’avvio formale di una Commissione, che coinvolga attivamente Roma Capitale e la Regione Lazio, testimonia l’intenzione di perseguire un approccio sinergico, con la legge ordinaria e la riforma che procedono in parallelo, alimentandosi reciprocamente.
Il sindaco ha enfatizzato che la riforma dei poteri di Roma rappresenta un patrimonio costituzionale, che trascende le dinamiche politiche di parte e che deve essere preservato nell’interesse della Repubblica.
Roma, da parte sua, si dichiara pronta ad assumere un ruolo più attivo nella gestione del proprio futuro, esercitando una maggiore autonomia normativa, amministrativa e finanziaria, un requisito essenziale per una vera capitale europea.
La decisione di mantenere l’integrità della Città Metropolitana e della Regione Lazio, unitamente alla conferma dei confini comunali, riflette una valutazione ponderata volta a evitare ulteriori complicazioni e a garantire una transizione fluida.
L’appoggio bipartisan al progetto, testimoniato dalle parole di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, evidenzia una convergenza di intenti che supera le divisioni ideologiche.
Il riavvio del percorso legislativo, interrotto prematuramente nella legislatura precedente, segna un passo avanti significativo verso la realizzazione di un disegno di legge che ha visto un ampio confronto con l’amministrazione capitolina.
Alessio D’Amato, consigliere regionale e segretario romano di Azione, ha sottolineato con forza la necessità di riconoscere a Roma Capitale lo status istituzionale che le spetta, paragonabile a quello delle altre grandi capitali europee.
Contestualmente, ha evidenziato l’importanza di proseguire il lavoro sulla legge ordinaria, non solo definendo i principi generali, ma anche fornendo gli strumenti concreti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire lo sviluppo delle imprese.
Un’attenzione particolare dovrebbe essere riservata al decentramento dei municipi, affinché possa contribuire a ridurre le diseguaglianze territoriali.
Anche la Cisl di Roma ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa, riconoscendone il potenziale per migliorare la governance del territorio e promuovere lo sviluppo sociale ed economico della città.
L’auspicio comune è che questa riforma possa segnare una svolta positiva per Roma, restituendole il ruolo di protagonista nel panorama nazionale ed europeo.






