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Ritorna la Madonna di Casanova: un tesoro spirituale abruzzese

La maestosa scultura lignea policroma raffigurante la Madonna di Casanova, custode silenziosa di una fede secolare, è pronta a ritornare al suo luogo d’origine, Civitella Casanova, dopo un complesso intervento di restauro.
Quest’immagine sacra, legata indissolubilmente al Cenobio cistercense che un tempo ne deteneva il potere e la cura, risale al XIV secolo e incarna una testimonianza tangibile della profonda spiritualità che ha permeato la regione abruzzese per secoli.

L’evento del suo ritorno, fissato per il 10 agosto, ha suscitato un’eco fino al cuore del Vaticano, dove Papa Leone XIV ha inviato un messaggio di augurio alla comunità parrocchiale locale.
Il telegramma, trasmesso dal Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, va oltre la semplice approvazione dell’opera di restauro.

Esso rappresenta un invito solenne a rinnovare l’impegno cristiano, a intensificare l’evangelizzazione e a testimoniare i valori del Vangelo nel quotidiano.
Il testo integrale del messaggio pontificio sarà divulgato durante la solenne celebrazione religiosa che si terrà domenica alle ore 19:00 nella cinquecentesca Chiesa della Cona, un ulteriore elemento di ricchezza storica e artistica che arricchisce l’evento.
Ad onorare l’antica icona mariana, si è reso pellegrino in Abruzzo Dom Loreto Camilli, Abate Cistercense di Casamari, custode delle tradizioni monastiche che hanno segnato profondamente la storia della regione.

La Madonna di Casanova non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo dell’eredità spirituale tramandata dai monaci cistercensi, insediati nell’area vestina già nell’XI secolo, depositari di una sapienza e una devozione che hanno plasmato il territorio.
Il recente restauro, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Chieti-Pescara e con il consenso dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, ha rivelato la ricchezza cromatica originaria, celata per secoli da uno strato di fuliggine, residuo del fumo di candele e luminarie.
Questa paziente opera di recupero ha restituito alla statua la sua vibrante policromia e la brillantezza della foglia d’oro zecchino, svelando un’immagine molto diversa da quella percepita dai devoti, che l’avevano confusa con un colore scuro.

La Madonna di Casanova vanta una storia di devozione illustre, che include la venerazione di personalità di spicco come il Cardinale Federico Borromeo, figura storica immortalata da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”, e il Papa Benedetto XVI, che ne ha riconosciuto l’importanza culturale e spirituale.
La sua presenza continua ad essere un punto di riferimento per la comunità, un legame profondo con il passato e una fonte di ispirazione per il futuro.

La sua restituzione alla comunità rappresenta un momento di rinnovamento e di profonda gratitudine verso la grazia divina che ha preservato questo prezioso tesoro.

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