sabato 2 Agosto 2025
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Ritorno dell’eroe: Francesco D’Onofrio di nuovo a Sant’Arcangelo

Il rientro a Sant’Arcangelo di Francesco D’Onofrio, agente di polizia, rappresenta un momento di profonda commozione e rinnovata speranza per l’intera comunità lucana.

Un evento che trascende il semplice ritorno a casa, divenendo simbolo tangibile di resilienza, coraggio e dedizione al dovere.
A nome delle istituzioni regionali, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime un sentito benvenuto, auspicando una pronta e completa ripresa del giovane agente.

Il ritorno di Francesco, atteso con ansia dopo un periodo segnato da sofferenza e incertezza, è il coronamento di un percorso di cura e riabilitazione intrapreso a seguito delle gravi ustioni riportate durante l’intervento di soccorso all’incendio del distributore di carburante a Roma, il 4 luglio scorso.
Un atto eroico che ha visto l’agente D’Onofrio impegnarsi in prima linea, mettendo a repentaglio la propria incolumità per garantire la sicurezza altrui.

Il Governatore ha sottolineato come, al di là del dolore e della paura, la vicenda di Francesco abbia messo a fuoco una straordinaria forza d’animo, una capacità di fronteggiare l’avversità che lo rende un esempio per tutti.
Il calore e l’affetto della sua comunità, unitamente al supporto delle istituzioni e della sua famiglia, rappresentano il nutrimento necessario per affrontare il lungo percorso di guarigione che ancora lo attende.
L’imponente numero di cittadini e la presenza del sindaco Salvatore La Grotta, testimonianza tangibile del profondo legame che unisce Sant’Arcangelo al suo figlio, dimostrano come la sua figura sia diventata un punto di riferimento, un simbolo di valori fondamentali come il coraggio, la dedizione e l’abnegazione.
Il comunicato ufficiale evidenzia la gravità delle lesioni riportate: ustioni estese, che interessano circa il trenta percento del corpo, con una significativa percentuale di ustioni di terzo grado.

La prognosi rimane lunga, stimata in sessanta giorni, ma la determinazione dell’agente D’Onofrio, alimentata dall’amore incondizionato della famiglia, infonde ottimismo e speranza.
L’episodio di Francesco D’Onofrio incarna un profondo senso di appartenenza e responsabilità verso lo Stato.

La Basilicata, terra di valori e di tradizioni, non dimentica coloro che si sono prodigati per il bene comune, e riconosce in Francesco un esempio luminoso da seguire, un faro di speranza per le future generazioni.

Il suo gesto, al di là del rischio personale, riflette un profondo senso del dovere e una dedizione assoluta al servizio della collettività.

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