lunedì 6 Ottobre 2025
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Roma, atto di odio contro panificio kosher: comunità ebraica sotto shock.

Nella mattinata odierna, un atto di profondo intolleranza ha colpito il cuore del quartiere Marconi a Roma, scuotendo la comunità ebraica e sollevando un’ondata di sconcerto e condanna.
Una scritta carica di odio, rivolta contro la comunità ebraica, è stata scoperta appesa alla serranda di un panificio kosher, un luogo simbolo di tradizione e identità culturale.
Questo vile gesto, che si configura come un chiaro atto di antisemitismo, non è un episodio isolato, ma un sintomo preoccupante di una deriva culturale che affligge il nostro Paese.

Esso incrina i valori fondanti della nostra convivenza democratica, un tessuto fragile che necessita di costante cura e difesa.
La scelta di un panificio kosher come bersaglio, un’attività che incarna la sacralità del cibo e la continuità di un’eredità millenaria, amplifica la gravità dell’atto, che mira a colpire l’identità stessa della comunità.
Le autorità competenti, prontamente allertate dai dipendenti del panificio, hanno avviato le indagini per identificare i responsabili, mentre la polizia presidia la zona per garantire la sicurezza e la tranquillità dei residenti.
La reazione politica non si è fatta attendere.
Nicola Zingaretti, capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo, ha espresso la sua ferma condanna, sottolineando come ogni manifestazione di antisemitismo rappresenti un attacco diretto alla civiltà democratica e manifestando solidarietà verso i proprietari del panificio e l’intera comunità ebraica romana.
Anche il Presidente del Municipio Roma XI, Gianluca Lanzi, ha espresso la sua profonda indignazione, contattando personalmente il titolare dell’attività per ribadire la vicinanza e il sostegno dell’amministrazione comunale.
Lanzi ha messo in guardia contro la pericolosità di un clima di odio e intolleranza in crescente diffusione, esortando a un deciso e corale ripudio di tali atteggiamenti.

L’episodio solleva interrogativi profondi sul ruolo dell’educazione, della memoria e della vigilanza nella prevenzione di tali atti.

La memoria della Shoah, la più tragica pagina della storia ebraica e mondiale, non deve essere un mero esercizio mnemonico, ma un monito costante contro ogni forma di discriminazione e intolleranza.
È fondamentale promuovere una cultura del rispetto e della diversità, che valorizzi il contributo di ogni comunità alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.

La risposta a questo atto di barbarie non può essere la paura o l’indifferenza, ma una rinnovata determinazione a difendere i valori della Costituzione italiana, che riconosce e garantisce il diritto alla libertà di culto e di espressione per ogni cittadino.

Un impegno collettivo, che coinvolga istituzioni, scuole, associazioni e singoli cittadini, è necessario per contrastare l’odio e l’intolleranza e per costruire un futuro di pace e convivenza civile.
La comunità ebraica romana, da secoli parte integrante del tessuto sociale capitolino, merita rispetto e protezione, e la sua sicurezza è una responsabilità di tutti.

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