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mercoledì 12 Novembre 2025

Roma: Crescita e Povertà, un Contrasto a Due Velocità

Roma nel 2024 si presenta come un mosaico complesso, un’apparente rinascita celata da profonde fratture socio-economiche.
I dati macroeconomici denotano una ripresa incoraggiante: l’occupazione raggiunge livelli significativi, stimolata da ingenti investimenti pubblici, propulsi sia dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che dalla preparazione al Giubileo del 2025, e accompagnati da un ritorno alla crescita del turismo e, conseguentemente, dei redditi familiari.

Questa vitalità apparente, tuttavia, non deve ingannare.
Il Rapporto 2025 di Caritas Roma, intitolato “La città di cristallo”, dipinge un quadro a sfumature, rivelando una realtà ben più sfaccettata.

Sebbene il reddito medio pro-capite romano superi la media nazionale (31.316 euro contro i 24.830 a livello nazionale), una percentuale significativa di residenti – il 15,8% – si trova a rischio povertà.

Questo dato, di per sé allarmante, si aggrava ulteriormente se si considera che il 6,9% della popolazione vive in condizioni abitative precarie e il 3,2% sperimenta deprivazione materiale e sociale, manifestando una carenza di risorse fondamentali per una vita dignitosa.
Un elemento particolarmente preoccupante è l’aumento dei “lavoratori poveri”, una fetta della popolazione in crescita fino all’8,5%.
Questa tendenza suggerisce che l’impiego, da solo, non garantisce più una stabilità economica sufficiente, mettendo in luce la precarietà del mercato del lavoro e la necessità di politiche salariali più eque e di interventi a sostegno del reddito.

La “città di cristallo” non è solo una metafora estetica, ma una rappresentazione fedele di una realtà stratificata, dove la brillantezza del centro storico e la vivacità dei flussi turistici contrastano con le difficoltà che affliggono ampie fasce della popolazione, soprattutto nelle periferie.

In questi quartieri, la mancanza di servizi essenziali, l’isolamento sociale, la percezione di insicurezza e la carenza di opportunità formative e lavorative creano un senso di smarrimento, particolarmente grave tra i giovani, minando il tessuto comunitario e alimentando disuguaglianze intergenerazionali.
Il rapporto Caritas evidenzia come la crescita economica, pur auspicabile, debba essere accompagnata da politiche attive di coesione sociale e inclusione, che non si limitino a mitigare i sintomi della povertà, ma che affrontino le cause profonde, promuovendo l’accesso all’istruzione, alla formazione professionale, all’alloggio dignitoso e ai servizi sanitari.
È cruciale, inoltre, investire in progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo locale, che favoriscano la creazione di opportunità di lavoro e la costruzione di comunità resilienti, capaci di superare le sfide del presente e di costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti i cittadini romani.

La vera ricchezza di Roma non risiede nelle sue opere d’arte o nel flusso turistico, ma nella dignità e nel benessere di ogni suo abitante.

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