sabato 20 Settembre 2025
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Rome

Roma: La Chiesa si fa laboratorio di speranza e cambiamento.

L’inizio dell’anno pastorale nella diocesi di Roma si è aperto con un invito pressante rivolto a pastori e guida: trasformare la Chiesa capitolina in un vivace centro di sperimentazione sinodale.

Il Papa, in un momento di riflessione presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, ha sollecitato un impegno concreto per forgiare una Chiesa che non si limiti a preservare la fede, ma che si configuri come agente attivo di cambiamento, un “laboratorio” dove il Vangelo si traduce in azioni tangibili e significative.

Il contesto in cui si inserisce questa chiamata è complesso e denso di sfide.

Roma, città storica e spirituale, si presenta come un terreno fertile per la disperazione, segnata da disuguaglianze economiche sempre più marcate e da una profonda crisi esistenziale che affligge ampi strati della popolazione.
I giovani, in particolare, si sentono spesso smarriti e privi di punti di riferimento, mentre le famiglie lottano per mantenere un equilibrio precario.
In questo scenario, la Chiesa è chiamata a risuonare come una voce profetica, portatrice di speranza e di un’alternativa radicale.
La chiave per affrontare queste sfide risiede nella sinodalità, intesa non come una semplice procedura amministrativa, ma come un nuovo modo di essere Chiesa.
Si tratta di un cammino che esige un profondo cambiamento culturale, un passaggio da una logica di potere e controllo a una di servizio e condivisione.

La leadership, in questa prospettiva, non è più concepita come un diritto, ma come un ministero che mira all’armonia e alla pacificazione, valorizzando i doni e le competenze di ogni singolo membro della comunità.
La vera sfida è superare le tendenze all’isolamento e alla contrapposizione, che spesso paralizzano la capacità della Chiesa di rispondere alle esigenze del mondo.
Solo attraverso un dialogo autentico e una relazione profonda, alimentate dallo Spirito Santo, sarà possibile costruire ponti, abbattere le barriere e creare un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa.
Questa Chiesa sinodale in missione è chiamata a incarnare l’amore di Dio, a essere segno di speranza per i poveri, a consolare i sofferenti, a guidare i giovani, a sostenere le famiglie e a testimoniare la bellezza del Vangelo in ogni angolo della città.
La sinodalità diventa quindi la linfa vitale per una Chiesa che non si chiude in se stessa, ma si proietta verso l’esterno, pronta a dialogare, ad ascoltare e a costruire un futuro di pace, di giustizia e di amore fraterno.

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