L’indagine della Digos della Questura di Roma ha portato a perquisizioni domiciliari nei confronti di tre individui, giovani associati a circuiti politici di estrema destra, al centro di un’inchiesta complessa riguardante due episodi di violenza che hanno colpito due istituti scolastici: il liceo Righi e il liceo Tasso.
Le azioni, separate da pochi giorni, hanno manifestato modalità operative simili e un’escalation di aggressività che destano seria preoccupazione per la sicurezza delle scuole e del tessuto sociale.
Le perquisizioni, autorizzate dall’Autorità Giudiziaria, fanno seguito all’analisi meticolosa di testimonianze, immagini di videosorveglianza e indizi raccolti sul campo.
Gli investigatori si sono concentrati su individui ritenuti parte integrante di dinamiche di contestazione radicale, in particolare legati al movimento “Lotta Studentesca”, un’organizzazione che si colloca all’estrema sinistra dello spettro politico, sebbene le connessioni e le motivazioni alla base degli attacchi risultino ancora oggetto di approfondimento.
Le aggressioni, consumatesi nelle ore serali, hanno visto gruppi di persone mascherate, equipaggiate con caschi e armate di bastoni, perpetrare atti di vandalismo e intimidazione.
Il liceo Righi è stato il bersaglio di un primo raid, mentre un successivo tentativo di aggressione ha preso di mira il liceo Tasso, situato nelle immediate vicinanze.
L’intensità e la coordinazione delle azioni suggeriscono una pianificazione pregressa e una volontà di colpire simboli del sistema educativo.
L’inchiesta mira a ricostruire la rete di relazioni e le motivazioni ideologiche che hanno portato a tali atti.
Si presume che i responsabili abbiano agito non solo per vandalizzare le proprietà scolastiche, ma anche per intimidire il personale e gli studenti, creando un clima di paura e insicurezza.
Le indagini si estendono ora alla ricerca di eventuali complici e di chi potrebbe aver finanziato o fornito supporto logistico ai presunti aggressori.
Il caso solleva interrogativi urgenti sul ruolo della radicalizzazione politica tra i giovani e sull’importanza di promuovere il dialogo e la tolleranza all’interno delle scuole e della società.
La Questura ha assicurato un maggiore presidio del territorio e ha invitato la collaborazione di tutti i cittadini per garantire la sicurezza delle istituzioni scolastiche e il rispetto delle regole di convivenza civile.
L’Autorità Giudiziaria ha sottolineato la necessità di una risposta ferma e determinata per contrastare ogni forma di violenza e di estremismo.







