Un’iniziativa coraggiosa e complessa prende forma nella città di Roma, unendo le forze di Banco dell’energia, Fondazione Caritas Roma e Jti Italia per affrontare una sfida sociale sempre più pressante: la povertà energetica. Il progetto, della durata di un anno, si propone di fornire un sostegno concreto e multidimensionale a novanta nuclei familiari romani, gravati da condizioni di vulnerabilità economica e sociale che si traducono in una difficoltà cronica nell’accesso a servizi energetici essenziali.L’approccio è olistico e mira a intervenire su più livelli. Non si limita a un mero aiuto economico per il pagamento delle bollette, ma promuove attivamente l’efficienza energetica attraverso la sostituzione di elettrodomestici obsoleti e inefficienti con modelli a basso consumo. Questo aspetto, cruciale per la sostenibilità a lungo termine, si accompagna a percorsi formativi mirati a sensibilizzare e responsabilizzare le famiglie, fornendo loro le competenze necessarie per un uso consapevole dell’energia e per l’adozione di comportamenti più virtuosi. La formazione non si limita ai beneficiari diretti, ma coinvolge anche operatori e volontari, creando un circolo di competenze che può estendersi a ulteriori comunità.La selezione dei nuclei familiari beneficiari è affidata a un comitato di garanzia, garantendo trasparenza e oggettività nel processo. Fondazione Caritas Roma assume il ruolo di coordinamento, sfruttando la sua esperienza e la sua rete consolidata per massimizzare l’impatto dell’intervento. Un elemento distintivo del progetto è l’impegno a valutare rigorosamente l’impatto sociale degli interventi realizzati, attraverso figure professionali qualificate che misureranno gli effetti tangibili e i benefici a lungo termine. Questa valutazione non è un mero esercizio formale, ma uno strumento per migliorare costantemente l’efficacia del programma e per fornire dati utili ad altri attori coinvolti nella lotta alla povertà energetica.L’iniziativa si inserisce in un contesto nazionale allarmante. L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE) stima che oltre 2,36 milioni di famiglie italiane si trovino in una situazione di vulnerabilità energetica, un dato che riflette le crescenti disuguaglianze sociali e le difficoltà economiche che gravano sulle fasce più deboli della popolazione. Questo problema, che va ben oltre la semplice difficoltà nel pagare le bollette, incide sulla salute, sul benessere e sulle opportunità di sviluppo delle famiglie coinvolte.L’impegno delle aziende, come testimoniato dalla partnership tra Banco dell’energia, Caritas Roma e Jti Italia, sottolinea la responsabilità sociale d’impresa e la consapevolezza del ruolo cruciale che il settore privato può svolgere nella risoluzione delle sfide sociali. Si tratta di un modello di collaborazione virtuoso che può essere replicato in altre città e in altri contesti.Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma, lancia un pressante appello alle istituzioni, sollecitando un aumento dell’attenzione e degli interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione. È necessario un impegno concreto e coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti – istituzioni, imprese, associazioni – per affrontare in modo efficace il fenomeno della povertà energetica e per garantire a tutti i cittadini il diritto a un accesso equo e sostenibile all’energia. Il progetto romano rappresenta un passo importante in questa direzione, un esempio di come la collaborazione e l’innovazione possano fare la differenza nella vita delle persone.