Il gesto simbolico della posa della prima pietra, un rituale ancestrale che segna l’inizio di un’impresa, ha inaugurato i lavori del quartier generale del Rome Technopole a Pietralata, nel nord-est di Roma.
Questo progetto ambizioso non si limita alla costruzione di un edificio, ma alla creazione di un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, un catalizzatore per la ricerca all’avanguardia, l’attrazione di investimenti internazionali e lo sviluppo di talenti locali.
Il quartier generale, esteso su tre piani per una superficie di 2.300 metri quadrati, si configura come un modello di sostenibilità e circularità.
L’autonomia energetica, garantita da fonti rinnovabili e sistemi di stoccaggio avanzati, si integra con un approccio circolare nella gestione delle risorse: materiali, rifiuti e acqua saranno riutilizzati e valorizzati, minimizzando l’impatto ambientale.
Strutturalmente, il complesso ospiterà laboratori di ricerca altamente specializzati, uffici flessibili per startup e imprese consolidate, aree dedicate alla didattica e alla collaborazione tra il mondo accademico e l’industria, e spazi condivisi per eventi, workshop e conferenze.
Il Rome Technopole, tuttavia, rappresenta solo la prima fase di un piano più ampio.
A questo nucleo centrale si aggiungerà la sede della Fondazione Rome Technopole, un’istituzione nata nel 2022 che riunisce le principali università del Lazio, centri di ricerca nazionali, istituzioni e imprese, creando una rete di competenze e risorse.
L’espansione prevede la realizzazione di un ulteriore edificio di 3.500 metri quadrati, caratterizzato da un design innovativo che integra vetrate, ponti sospesi e aree verdi, e il cui completamento è previsto per dicembre 2026, con un investimento di circa 11 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La rettrice della Sapienza e presidente della Fondazione Rome Technopole, Antonella Polimeni, ha descritto l’edificio come il fulcro fisico di un ecosistema stimolato dal PNRR, un luogo dove convergono progetti e iniziative nelle tre direttrici strategiche: transizione energetica, trasformazione digitale e sviluppo bio-pharma e salute.
Le attività che si svolgeranno all’interno del Rome Technopole spaziano dalle scienze della vita e biotecnologie, all’aerospazio e all’agrifood, con un forte orientamento alla ricerca applicata e alla creazione di valore.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato la scelta strategica di Pietralata, una delle zone più ben servite della città, con due stazioni della metropolitana e un collegamento ferroviario.
La realizzazione del Rome Technopole rappresenta un’occasione unica per valorizzare il territorio e promuovere la crescita economica e l’occupazione a Roma e in Italia.
Per il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’iniziativa incarna una sinergia virtuosa tra ricerca, innovazione e imprenditoria, un motore fondamentale per il rilancio del settore scientifico e tecnologico nel Lazio, fortemente sostenuto dai fondi del PNRR.
L’ambizione è quella di creare un ambiente dinamico e collaborativo, in cui le startup possano prosperare e le imprese possano trovare nuove opportunità di crescita.






