La notte scorsa, il Reatino e la Sabina sono stati teatro di un evento meteorologico di eccezionale intensità, un vero e proprio concentrato di fenomeni atmosferici estremi che hanno messo a dura prova la resilienza del territorio e la prontezza operativa delle squadre di soccorso.
Non si è trattato semplicemente di piogge intense, ma di un complesso sistema di perturbazioni che hanno manifestato la loro potenza attraverso trombe d’aria, precipitazioni torrenziali e venti di forza straordinaria, configurando una situazione di emergenza diffusa.
L’area più colpita è stata la Sabina, con particolare criticità a Micigliano, Poggio Fidoni e nelle zone del Monte Terminillo, dove la combinazione di forti piogge e raffiche violente ha generato micro-emergenze di varia natura.
Le trombe d’aria, veri e propri vortici d’aria ascensionale, si sono materializzate con una forza inaspettata, causando danni strutturali significativi: tetti asportati, coperture divelte, tegole proiettate con la forza di schegge che hanno infranto vetri e finestre, testimoniando la violenza distruttiva degli elementi.
L’impatto sulla viabilità è stato notevole.
Alberi secolari, sradicati dal terreno a causa dei venti impetuosi, si sono riversati sulle strade provinciali e regionali, interrompendo la comunicazione tra i centri abitati e rendendo impraticabili numerosi tratti stradali.
La caduta di rami e alberi ha, in alcuni casi, imprigionato famiglie all’interno delle proprie abitazioni, richiedendo l’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco per garantire la loro sicurezza e consentire loro di abbandonare le case.
I danni non si sono limitati alle abitazioni e alle infrastrutture.
Gli allevamenti di animali hanno subito danni significativi, con strutture precarie distrutte o compromesse.
L’agricoltura, pilastro fondamentale dell’economia locale, ha subito perdite ingenti, con raccolti distrutti e serre danneggiate.
Anche i veicoli in sosta sono stati colpiti, schiacciati da alberi caduti o danneggiati dalla caduta di detriti.
Il comando provinciale dei Vigili del fuoco, supportato da forze dell’ordine, sindaci, tecnici comunali, operatori della protezione civile e squadre provinciali dedicate alla viabilità, ha mobilitato tutte le risorse disponibili per fronteggiare l’emergenza.
La collaborazione sinergica tra le diverse componenti istituzionali e di soccorso è stata cruciale per gestire l’evento e minimizzare i danni.
Le operazioni di emergenza, focalizzate in particolare a Poggio Fidoni e Micigliano, rimangono in corso, con l’obiettivo di ripristinare la sicurezza, la viabilità e il supporto alla popolazione colpita, mentre si valutano i danni e si pianificano le azioni di ricostruzione.
L’episodio sottolinea la crescente vulnerabilità del territorio di fronte a eventi meteorologici sempre più estremi, richiamando l’urgenza di rafforzare la prevenzione, la mitigazione del rischio e l’adattamento ai cambiamenti climatici.