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martedì 28 Ottobre 2025

Salone della Giustizia: Riforma, Sfide e Futuro del Diritto

Il Salone della Giustizia, sedicesima edizione, si configura a Roma come un cruciale punto di convergenza tra istituzioni, corpi intermedi e società civile, un’occasione imprescindibile per analizzare a fondo le sfide che investono il sistema giudiziario italiano e il suo impatto sul tessuto sociale.
L’evento, che si protrarrà fino al 30 ottobre, non si limita a un mero scambio di opinioni, ma mira a stimolare un dibattito costruttivo, capace di tradursi in proposte concrete e di orientare le future riforme.
L’apertura, con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, stabilisce immediatamente il focus sull’attualità del diritto e sulle priorità dell’azione governativa.
Successivamente, il tema dei diritti umani, in un’epoca segnata da crescenti incertezze geopolitiche e sociali, sarà affrontato con l’apporto autorevole di esponenti della Corte Costituzionale, del Consiglio Superiore della Magistratura, delle Camere Penali e dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati.

Un’analisi approfondita di come il sistema giudiziario possa garantire la tutela dei diritti fondamentali, anche in contesti di fragilità e conflitto, è centrale per l’edizione di quest’anno.

Il messaggio video dell’ex Guardasigilli Paola Severino aggiunge una prospettiva storica e una riflessione sull’evoluzione del diritto penale e della giustizia in Italia.

I successivi “face to face” con figure di spicco come Ernesto Maria Ruffini e Francesco Paolo Sisto, offrono l’opportunità di esplorare temi specifici legati all’amministrazione della giustizia, alla prevenzione della criminalità e alla gestione dei flussi processuali.

L’intervento di Giuseppe Conte, e i successivi confronti con Matteo Salvini e Cesare Parodi, sono pensati per stimolare il confronto tra diverse sensibilità politiche e professionali, e per raccogliere spunti di riflessione su modelli di riforma e proposte innovative.
L’attenzione al mondo penitenziario, con la presenza di Andrea Delmastro Delle Vedove e Stefano Carmine De Michele, evidenzia la necessità di un ripensamento del sistema di esecuzione penale, orientato alla riabilitazione e alla reintegrazione sociale.

La seconda giornata amplierà lo sguardo, includendo voci provenienti da diversi ambiti della pubblica amministrazione.
L’intervento del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, suggerisce un’esplorazione del ruolo dell’educazione nella prevenzione della criminalità e nella promozione della legalità.
La partecipazione di Carlo Calenda e Lorenzo Guerini, leader politici di diverso orientamento, arricchisce il dibattito con prospettive plurali.
Il direttore del DIS, Vittorio Rizzi, porterà la sua competenza in materia di sicurezza nazionale, un aspetto cruciale per garantire l’efficacia del sistema giudiziario.

Il giovedì sarà dedicato alle riforme istituzionali, con l’intervento del Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati, e all’analisi di sfide cruciali come la sanità pubblica e l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del Ministro per gli Affari Europei e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, sottolinea l’interconnessione tra il diritto, la salute e le politiche europee.
Il confronto finale, con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, introduce una dimensione economica nel dibattito, evidenziando l’impatto del sistema giudiziario sull’ambiente imprenditoriale e sulla competitività del Paese.

L’intera manifestazione, trasmessa in diretta streaming, aspira a favorire una maggiore consapevolezza pubblica sulle questioni legali e istituzionali, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, a partire dalla cittadinanza.

Il Salone della Giustizia si configura dunque come un momento di riflessione strategica, fondamentale per il futuro del Paese.

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