San Martino al Cimino: Un Viaggio tra Storia, Sapori e Tradizioni con la 37ª Sagra della Castagna e del Fungo PorcinoIl cuore pulsante della Tuscia si anima di storia e gusto con l’attesissima 37ª edizione della Sagra della Castagna e del Fungo Porcino, che si terrà a San Martino al Cimino nei weekend del 18-19 e 25-26 ottobre.
L’evento, un pilastro dell’identità locale, è organizzato dalla Proloco con il sostegno del Comune e della provincia di Viterbo, e si configura come un’occasione unica per immergersi nella ricca eredità culturale e gastronomica dei Monti Cimini.
San Martino, incantevole borgo medievale arroccato alle pendici del Monte Cimino, si trasforma in un palcoscenico suggestivo dove si intrecciano le vestigia del dominio di Donna Olimpia Pamphili, figura chiave nella storia del territorio, e le antiche tecniche culinarie tramandate di generazione in generazione.
La sagra non è solo una celebrazione del cibo, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, un’esplorazione delle radici profonde che definiscono l’anima di questa comunità.
Il programma, ricco e variegato, offre un caleidoscopio di attività pensate per coinvolgere visitatori di tutte le età.
Oltre alle tradizionali degustazioni di castagne arrosto e prelibatezze a base di funghi porcini, preparate con ricette autentiche e ingredienti locali, il cartellone degli eventi spazia dalle visite guidate alla scoperta del patrimonio storico e artistico del borgo, a emozionanti dimostrazioni di falconeria, che rievocano l’antica arte della caccia con il falco.
Gli abili balestrieri incanteranno il pubblico con le loro rievocazioni storiche, mentre i giochi popolari e le esibizioni di artisti di strada animeranno le vie del borgo, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente.
La Proloco di San Martino, guidata dalla presidente Elisa Turchetti, ha lavorato instancabilmente per valorizzare il patrimonio del borgo, che vanta origini profonde nel Medioevo e nel Rinascimento.
L’impegno costante si traduce in un’offerta culturale sempre più ricca e diversificata, resa possibile anche grazie al significativo supporto economico fornito dal Comune, con l’assessora alle frazioni Katia Scardozzi in prima linea.
Un’attenzione particolare è riservata alla salvaguardia e alla promozione della castanicoltura, un’attività agricola cruciale per l’economia e l’identità del territorio.
In questo contesto, la conferenza organizzata dall’Università della Tuscia il 26 ottobre, incentrata sulla castanicoltura e le strategie per la sua difesa, si preannuncia come un momento di approfondimento e riflessione, volto a garantire la sostenibilità di questa preziosa risorsa.
La sagra, quindi, si configura non solo come una festa popolare, ma anche come un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare le tradizioni agricole e le conoscenze ancestrali legate alla castagna.