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lunedì 27 Ottobre 2025

Serre di Villa Pamphilj: Rinascita Idroponica per il Futuro

Rinascita idroponica a Villa Pamphilj: le serre monumentali tornano a coltivare il futuroUn progetto innovativo e sostenibile restituisce nuova vita alle serre monumentali del Giardino dei Cedrati a Villa Pamphilj, trasformandole in un laboratorio di agricoltura idroponica di avanguardia.

L’iniziativa, inaugurata dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, in collaborazione con Giovanna Barni, delegata di Coopculture, segna un punto di svolta nella gestione del patrimonio storico e nella promozione di un modello di agricoltura urbana a impatto positivo.
Le serre, gioielli architettonici risalenti alla prima metà dell’Ottocento, erano parte di un ambizioso progetto di coltivazione coperta all’interno della villa, oggi riportato alla luce attraverso un approccio che coniuga il rispetto del passato con le più moderne tecnologie.

La scelta di un sistema di coltura idroponica organica, frutto di oltre un decennio di ricerca e sviluppo da parte della società H4O in collaborazione con l’Università ‘La Sapienza’, rappresenta una svolta radicale rispetto ai metodi tradizionali.
L’impianto, perfettamente integrato con la struttura storica, elimina la necessità di suolo, sostituendolo con un substrato inerte che supporta le piante, nutrite da una soluzione nutritiva biologica ricca di elementi essenziali.
Questo sistema non solo assicura una produzione di alta qualità, ma ottimizza l’uso delle risorse, riducendo drasticamente il consumo di acqua ed energia.

Un sofisticato sistema di monitoraggio remoto, basato su sensori che rilevano temperatura, pH, conducibilità elettrica e salinità dell’acqua, permette un controllo preciso e costante dei parametri vitali per la crescita delle piante.
I benefici di questa tecnologia avanzata sono molteplici: una crescita delle piante fino al 30% più rapida, una resa produttiva superiore del 20% e la prevenzione di malattie del suolo.
La produzione di verdura fresca, a chilometro zero, sarà direttamente utilizzata nella caffetteria del Casale, offrendo un’esperienza gustativa unica e promuovendo un’alimentazione sana e sostenibile.

Questo progetto si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione del Casale dei Cedrati, che si conferma un vero e proprio “laboratorio di eccellenza” per l’integrazione di bellezza, natura, cultura, welfare e tecnologia.

L’iniziativa rafforza l’importanza dei Patti di Collaborazione tra amministrazioni e associazioni locali, come strumento efficace per la gestione condivisa del patrimonio e la promozione di progetti di rigenerazione urbana.

Un’esperienza immersiva, accessibile tramite mappatura digitale, guida i visitatori alla scoperta del parco, offrendo informazioni storiche, artistiche e botaniche, ma anche un punto di ascolto e partecipazione attiva per la comunità, che conferma il Casale come hub del territorio a 360 gradi.

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