Un’azione coordinata, che ha visto la collaborazione sinergica tra le forze dell’ordine – Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Roma Capitale – ha portato allo sgombero di due edifici occupati abusivamente a Cinecittà, in via Eudo Giuglioli.
L’intervento, caratterizzato da un approccio improntato alla massima sensibilità e umanità, ha permesso agli occupanti di recuperare i loro beni personali prima di lasciare le strutture, come sottolineato in una nota ufficiale delle forze dell’ordine.
L’operazione, oltre a rispondere a un imperativo di ripristino della legalità e del diritto di proprietà, è stata funzionale all’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo disposto dall’autorità giudiziaria e gestito dai Carabinieri.
La complessità demografica degli occupanti è stata significativa: sono state identificate 33 persone, tutte straniere, di cui un numero rilevante, 11, erano minori.
Dieci di esse sono state accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per accertamenti sulla loro posizione giuridica e per valutare l’eventuale necessità di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale, in linea con le normative vigenti.
L’attività di controllo ha permesso di rinvenire oggetti illecitamente acquisiti, tra cui cellulari proventi di furti, un’arma da taglio (un machete) e una piccola quantità di metalli preziosi, probabilmente oggetto di ricettazione.
Questi elementi suggeriscono un quadro più ampio di attività criminali legate all’occupazione abusiva, che vanno oltre la semplice necessità di un alloggio.
Precedentemente allo sgombero, la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma ha svolto un lavoro di mediazione e ricerca di soluzioni alternative per le fasce più vulnerabili presenti nelle strutture occupate, evidenziando l’impegno dell’amministrazione comunale nel fornire assistenza e supporto a chi si trova in difficoltà.
Tuttavia, l’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario per ristabilire la legalità e tutelare il diritto di proprietà, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vivibilità dell’area interessata.
La presenza abusiva degli occupanti, in passato, aveva generato problematiche di sicurezza e disordine, con segnalazioni da parte dei residenti del quartiere, che lamentavano un peggioramento generale della qualità della vita.
L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di contrasto alle occupazioni illegali e alla tutela del patrimonio immobiliare urbano, con l’obiettivo di garantire un ambiente sicuro e vivibile per tutti i cittadini.







