domenica 21 Settembre 2025
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Rome

Soccorso in Montagna: Vigili del Fuoco Salvano Escursionista sul Monte Venere

Nel pomeriggio odierno, un delicato intervento di soccorso ha coinvolto i vigili del fuoco e le squadre specializzate di Viterbo, a seguito di un infortunio subito da un’escursionista di 63 anni nelle impervie pendici del Monte Venere, nel territorio di Caprarola, a guardia del suggestivo Lago di Vico.

La donna, originaria di Roma, era impegnata in un’escursione con il marito, rientrando da una visita alla Grotta Pozzo del Diavolo, una cavità naturale di notevole interesse geologico e speleologico.
L’incidente, innescato da una scivolata su un tratto particolarmente insidioso del sentiero, ha determinato lesioni alle gambe, rendendo impossibile per l’escursionista proseguire autonomamente.

La natura stessa del terreno, caratterizzato da una fitta vegetazione e un dislivello considerevole, ha reso necessaria un’operazione di soccorso complessa e coordinata.
Immediatamente allertati, i vigili del fuoco hanno mobilitato risorse diversificate.

L’efficacia dell’intervento è stata garantita grazie alla sinergia tra l’Ares 118, che ha dispiegato un elicottero con equipaggio medico specializzato in ambienti impervi, e l’unità speleo-alpino fluviale (SAF), esperti nella gestione di situazioni di emergenza in aree montane e difficilmente accessibili.
La squadra SAF, guidata da personale altamente qualificato, si è addentrata nella fitta boscaglia, superando ostacoli naturali e valutando attentamente le condizioni del terreno.
Dopo aver raggiunto l’escursionista ferita e stabilizzato le sue condizioni, l’hanno immobilizzata su una barella da soccorso.
La successiva estrazione è stata eseguita a spalla, procedendo con estrema cautela per evitare ulteriori lesioni.
Una volta raggiunta una radura, idonea all’atterraggio dell’elicottero, la donna è stata imbarcata e trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Rosa di Viterbo, per ulteriori accertamenti e cure.
Le sue condizioni, al momento del salvataggio, erano giudicate stabili, con la paziente cosciente e reattiva, sebbene provata dall’esperienza.

Oltre ai vigili del fuoco e all’équipe medica dell’Ares 118, hanno supportato le operazioni di soccorso i carabinieri della locale stazione e i volontari del Club Alpino Italiano (CAI), testimoniando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni di volontariato per la salvaguardia della sicurezza in ambiente montano.

L’episodio sottolinea, inoltre, la necessità di una preparazione adeguata e di un’attenta valutazione dei rischi da parte di chiunque intraprenda escursioni in aree impervie, ricordando che anche un percorso apparentemente semplice può nascondere insidie.

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