Sostegno scolastico disabili: l’Italia sotto accusa dall’Europa

La crisi del sistema di supporto scolastico per studenti con disabilità in Italia raggiunge un punto di svolta grazie al riconoscimento del Comitato Europeo dei Diritti Sociali, un organo del Consiglio d’Europa che ha accolto le istanze sollevate dall’Anief.

Questa decisione, frutto di anni di battaglie legali e denunce anche a livello europeo, evidenzia una violazione sistematica della Carta Sociale Europea, che garantisce il diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali.
La carenza strutturale di personale specializzato nel sostegno scolastico è un problema cronico, esacerbato da un modello gestionale che privilegia contratti a termine e soluzioni temporanee per coprire le cattedre vacanti.
Secondo i calcoli dell’Anief, si contano oltre 100.000 cattedre non ricoperte, destinate alla supplenza fino alla fine di giugno, un sistema che alimenta l’incertezza e compromette la qualità dell’istruzione per gli studenti con disabilità.

Il divario tra il numero di studenti con disabilità certificata, in costante aumento – stimato in un incremento annuale di oltre 10.000 unità, portando il totale da circa 316.000 nel 2021 a 359.000 nel 2024 – e la disponibilità di personale qualificato è drammatico.

L’organizzazione sindacale ha rilevato che, pur essendo stati autorizzati circa 2.000 nuovi posti in organico di diritto, questi coprono appena la metà delle ore di sostegno effettivamente necessarie, mentre un numero crescente di famiglie (circa 50.000) si è trovata costretta a richiedere e finanziare supplenti per garantire un adeguato supporto ai propri figli.
La sentenza del Comitato Europeo dei Diritti Sociali non solo conferma le denunce dell’Anief, ma impone all’Italia di adottare misure concrete per sanare questa grave lacuna.
La soluzione proposta, e urgentemente necessaria, è la stabilizzazione del personale docente già impiegato sui posti in deroga, riconoscendo la loro esperienza e competenza e garantendo la continuità didattica per gli studenti.

L’Anief stima che l’introduzione di almeno 100.000 posti in ruolo, destinati a docenti specializzati in sostegno, rappresenti un passo fondamentale per assicurare un’istruzione inclusiva e di qualità per tutti gli alunni con disabilità.
Questa iniziativa non solo rispetterebbe gli obblighi internazionali assunti dall’Italia, ma rafforzerebbe anche il sistema scolastico nel suo complesso, creando un ambiente più stabile e professionale per docenti e studenti.
Il Parlamento è ora chiamato ad intervenire con decisione, trasformando questa sentenza in un’azione concreta per il futuro dell’istruzione inclusiva in Italia.

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