giovedì 11 Settembre 2025
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Tevere Balneabile: Roma Ritorna al Futuro con un Piano Amizioso

Roma si proietta verso un futuro di rigenerazione ambientale ambizioso: l’obiettivo di rendere balneabili le acque del Tevere entro cinque anni, annunciato dal sindaco Roberto Gualtieri, rappresenta una svolta strategica per la città.
Questa visione, presentata nell’ambito dell’evento “La città eterna accoglie il futuro” a Expo 2025 Osaka, non è un mero auspicio, bensì il frutto di un impegno concreto che coinvolge governo nazionale, regione Lazio e amministrazione comunale, strutturato attraverso un apposito gruppo di lavoro interistituzionale.
La sfida, pur complessa, si configura come realizzabile, con costi stimati inferiori rispetto a interventi analoghi intrapresi precedentemente a Parigi, dove il punto di partenza era caratterizzato da un livello di inquinamento idrico significativamente più elevato.
La differenza sostanziale risiede nell’approccio metodologico e nella capacità di sfruttare le competenze e le risorse disponibili.

Attualmente, alcune porzioni del fiume, in determinate condizioni meteorologiche e idrologiche, potrebbero già teoricamente essere considerate idonee alla balneazione.

Tuttavia, per garantire una balneabilità estesa e duratura lungo l’intero tratto a valle dell’Aniene, è necessario implementare una serie di interventi mirati.
Le cause principali della non balneabilità attuale sono da ricercarsi negli scarichi incontrollati che confluiscono nel fiume, molti dei quali provengono da aree al di fuori del territorio comunale di Roma Capitale.

In questo senso, un’azione prioritaria è già in corso d’opera: la Polizia Capitaneria di Porto di Città Metropolitana sta conducendo un’accurata mappatura e un monitoraggio completo di tutti gli scarichi presenti nel bacino dell’Aniene.

Il piano d’azione prevede l’identificazione di tre o quattro interventi chiave, da realizzare con il supporto imprescindibile di una comunità scientifica e tecnologica di alto livello.
Un cronoprogramma dettagliato sarà elaborato sulla base dei risultati preliminari, garantendo trasparenza e accountability nell’attuazione del progetto.

L’iniziativa non si limita alla mera depurazione delle acque, ma si inserisce in un più ampio processo di riqualificazione urbana e paesaggistica del fiume Tevere, che mira a restituire alla città un’importante risorsa naturale, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale e la qualità della vita dei cittadini.

Il futuro di Roma si configura quindi come un connubio tra innovazione tecnologica, governance collaborativa e visione strategica, con l’obiettivo di trasformare il Tevere in un simbolo di rinascita e progresso per la città eterna.

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