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giovedì 13 Novembre 2025

Tor Marancia: Inaugurato il nuovo accesso, tra gioia e proteste.

L’apertura del nuovo accesso pedonale su piazza Lante, che si affaccia sul Parco di Tor Marancia, rappresenta un capitolo significativo nella complessa storia di riconquista di uno spazio verde cruciale per la città di Roma.

La cerimonia inaugurale, animata da una calorosa partecipazione cittadina – un mosaico di famiglie, bambini dell’asilo e musicisti della banda della Polizia Locale – ha segnato il culmine di un percorso accidentato, costellato da anni di attesa, battaglie legali e aspri dibattiti.

Il Sindaco Roberto Gualtieri, affiancato dall’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia e dal Presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri, ha sottolineato l’importanza di questa apertura come atto di responsabilità verso la comunità e come affermazione di un modello di città che valorizza il verde pubblico.

L’inaugurazione non è solo la consegna di un nuovo percorso, ma il riconoscimento di un diritto: quello di ogni cittadino ad accedere a spazi verdi di qualità, che rispondano alle esigenze di tutte le fasce d’età, dai più piccoli agli anziani.
Il percorso di riqualificazione di Tor Marancia si configura come un processo composito, un “puzzle complesso” da ricomporre, che ha visto il coinvolgimento di diverse forze politiche, spesso discordanti.

Il Sindaco ha espresso gratitudine verso chi, in passato, ha contribuito a preservare l’idea di un parco accessibile e protetto, rispondendo così alle critiche provenienti da una parte politica che lo aveva definito un “sgarbo istituzionale”.

La promessa di non fermarsi finché anche l’ultimo ettaro non sarà fruibile testimonia un impegno concreto a completare la riqualificazione del parco, invitando i cittadini a partecipare attivamente a questo processo.
Tuttavia, la celebrazione inaugurale è stata interrotta da manifestazioni di dissenso, espressi attraverso fischi e bavagli bianchi simbolici, a testimonianza di una diffusa preoccupazione per un potenziale ritorno a politiche di cementificazione.
Uno striscione denunciava apertamente l’intenzione di “s-naturare” il parco, alimentando un clima di sospetto e diffidenza.
Anna De Martini, esponente del movimento civico, ha evidenziato come il parco sia da sempre un esempio di cittadinanza attiva e cura condivisa, e come le promesse di protezione del verde si rivelino spesso una facciata per nascondere progetti di speculazione edilizia.

L’impossibilità di protestare all’interno del parco ha portato i manifestanti a portare il bavaglio, simbolo di una voce soffocata.
L’apertura di questo nuovo accesso non rappresenta quindi una chiusura, ma un punto di partenza per una nuova fase di dialogo e confronto.
La memoria delle battaglie passate, i nomi di coloro che si sono battuti per la salvaguardia di quest’area, devono essere un monito costante contro ogni tentativo di compromesso che possa tradire la volontà popolare e mettere a rischio il futuro del parco di Tor Marancia.
La sfida per la città è ora quella di trasformare questa inaugurazione in un vero e proprio patto di responsabilità, garantendo la piena fruibilità del parco e proteggendolo da ogni forma di aggressione speculativa.

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