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giovedì 30 Ottobre 2025

Triplice femminicidio a Roma: la Procura chiede l’ergastolo

La Procura romana ha richiesto una pena severissima per Giandavide De Pau, l’uomo imputato per il brutale triplice femminicidio che ha scosso il quartiere Prati il 17 novembre 2022.
L’accusa, nella sua richiesta alla terza corte d’Assise, si è spinta a chiedere l’ergastolo, unitamente a un regime di isolamento diurno della durata di tre anni, una misura che mira a privare l’imputato di qualsiasi contatto con il mondo esterno, intensificando la funzione riabilitativa e di deterrenza della pena.
Le vittime di questo efferato atto sono state identificate come due donne di origine cinese e Marta Castano Torres, una donna colombiana di 65 anni.

Le modalità con cui Giandavide De Pau ha posto fine alle loro vite – un’aggressione violenta con arma da taglio – hanno delineato un quadro di ferocia e disumanità che ha profondamente impressionato l’opinione pubblica.
L’imputato, la cui storia personale è costellata da un passato professionale come autista per il noto boss Michele Senese, si trova a dover rispondere di triplice omicidio aggravato.

Le aggravanti contestate – la particolare crudeltà dimostrata durante l’esecuzione dei delitti, la manifesta inutilità e banalità dei moventi che hanno spinto all’azione, e la presenza di elementi che suggeriscono una pianificazione premeditata – contribuiscono a configurare un quadro accusatorio particolarmente incisivo.
Queste aggravanti, infatti, indicano una spiccata volontà criminosa e una capacità di deliberazione che escludono la possibilità di interpretare il gesto come un atto impulsivo o momentaneo.
La richiesta della Procura riflette la gravità dei fatti e l’urgenza di una risposta giudiziaria che tenga conto della sofferenza delle famiglie delle vittime e dell’angoscia collettiva suscitata da questo orribile crimine.
La sentenza, attesa per metà novembre, rappresenterà un momento cruciale, non solo per la giustizia, ma anche per il processo di comprensione di un evento tragico che ha messo in luce dinamiche sociali complesse e problematiche profonde, invitando a una riflessione urgente sulle cause della violenza di genere e sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e protezione delle donne.

Il processo solleva questioni cruciali relative alla responsabilità individuale, al ruolo del contesto sociale nella genesi della criminalità e all’efficacia del sistema giudiziario nel garantire giustizia e sicurezza.

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