lunedì 20 Ottobre 2025
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Turisti scafisti: tartaruga e pietre rubate dalla Sardegna.

Un atto di affrettata, inopportuna raccolta di elementi naturali e di un essere vivente ha visto protagonisti due turisti provenienti da Formia, sorpresi a bordo di un’autovettura diretta dal porto di Olbia verso Civitavecchia.
La coppia, intenti a lasciare l’isola di Sardegna, si è vista sanzionata grazie alla vigilanza degli agenti della Security dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, che durante una routine ispezione veicolare, hanno rilevato l’anomalia.
Nascosti nel bagagliaio, in una combinazione quanto mai singolare, giacevano una tartaruga marina, confinata in una precaria scatola di cartone, e una collezione di pietre, prelevate dalle coste sarde e custodite in un sacchetto della spesa.
Questo tentativo di esportazione non autorizzata ha immediatamente destato l’allarme, portando all’intervento dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Sassari, sezione operativa territoriale di Olbia.
La vicenda solleva questioni di notevole rilevanza ecologica e legale.

La raccolta indiscriminata di pietre dalle spiagge sarde, sebbene possa apparire un gesto minore, costituisce una violazione della legislazione regionale volta a tutelare il patrimonio naturale dell’isola.
La sanzione amministrativa prevista, che può variare da 500 a 3000 euro, mira a dissuadere comportamenti che, sommati, possono causare un danno significativo all’ambiente costiero.
Tuttavia, la gravità della situazione risiede nel furto e nel trasporto illegale della tartaruga marina.

L’esportazione di specie protette, in particolare quelle tutelate dalla Convenzione di Washington, che disciplina il commercio internazionale di specie animali e vegetali minacciate di estinzione, comporta conseguenze legali molto più pesanti.

La Convenzione di Washington si basa su principi di conservazione e sostenibilità, riconoscendo il valore intrinseco della biodiversità e la necessità di proteggere le specie a rischio.

L’atto dei turisti, al di là della mera violazione delle norme, evidenzia una mancanza di consapevolezza riguardo alla fragilità degli ecosistemi marini e alla necessità di preservare la biodiversità.

La tutela delle tartarughe marine, specie spesso vulnerabili e a lento sviluppo, è cruciale per la salute degli oceani e per il mantenimento dell’equilibrio ecologico.
La sanzione penale che i responsabili dovranno affrontare rifletterà la gravità del reato, mirata a scoraggiare pratiche che mettono a rischio la sopravvivenza di queste creature e a promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità nei confronti del patrimonio naturale.
L’episodio dovrebbe fungere da monito per tutti i visitatori, ricordando che la bellezza della Sardegna è un bene prezioso, da ammirare e proteggere, non da depredare.

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