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Vetralla-Viterbo, disarticolata rete di spaccio: arrestati quattro

Un’operazione dei Carabinieri del Soriano nel Cimino ha portato alla luce e disarticolato un’articolata rete di distribuzione di sostanze stupefacenti che collegava il capoluogo Viterbo al comune di Vetralla, rivelando un sistema di approvvigionamento e smercio ben strutturato.

L’indagine, scaturita da una routine ispezione stradale, ha svelato un’organizzazione più complessa di quanto inizialmente ipotizzato.
La sequenza investigativa ebbe inizio con il controllo di un veicolo sulla Sp Ortana, guidato da un giovane residente a Vetralla.
Un comportamento elusivo e nervoso da parte del conducente sollevò i sospetti dei militari, conducendoli a estendere il controllo all’abitazione condivisa con la sorella.

La perquisizione domestica si rivelò fruttuosa, portando alla scoperta di una quantità significativa di hashish (un chilo), semi di canapa, presumibilmente destinati alla coltivazione indoor, e una modesta quantità di funghi allucinogeni, elementi che suggerivano una certa versatilità nella tipologia di sostanze distribuite.
La presenza di materiale di confezionamento indicava, inoltre, la capacità di preparare dosi pronte per la vendita al dettaglio.
L’approfondimento delle indagini ha permesso di identificare e collegare il giovane di Vetralla a una coppia residente a Viterbo, individuata come anello cruciale della filiera.

La successiva perquisizione del loro domicilio ha fatto emergere un quadro ancora più allarmante: una quantità considerevole di eroina già suddivisa in dosi pronte per la vendita, ulteriore hashish, cocaina e una serie di strumenti sofisticati per il confezionamento e la pesatura delle sostanze.

Il ritrovamento di ingente denaro contante, presumibilmente provento dell’attività illecita, insieme a due banconote false da cinquanta euro, suggerisce un’organizzazione attenta anche alla gestione del denaro sporco e alla contraffazione.
L’operazione ha portato all’arresto in flagranza di reato di quattro persone, due di nazionalità italiana e due nigeriane.
Le autorità giudiziarie, nel disporre le misure cautelari, hanno optato per gli arresti domiciliari per tre degli indagati, mentre per il quarto è stato imposto il divieto di dimora nel territorio comunale.
L’inchiesta è tuttora in corso e mira a individuare eventuali complici e a ricostruire la totalità della rete di distribuzione, focalizzandosi sulle modalità di approvvigionamento e sulle rotte utilizzate per la spedizione delle sostanze stupefacenti.

L’episodio sottolinea, ancora una volta, l’importanza dei controlli stradali ordinari e la capacità dei Carabinieri di trasformare una routine ispezione in un’operazione di contrasto alla criminalità organizzata.

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