Il mondo della musica italiana piange la scomparsa di Giuseppe Vessicchio, figura imprescindibile nel panorama musicale nazionale, avvenuta oggi presso l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma.
La notizia, comunicata dalla struttura sanitaria, fa seguito a un rapido deterioramento delle condizioni di salute del maestro, dovuto a una polmonite interstiziale, la cui progressione ha comportato complicanze di gravità tale da rendere inevitabile il ricovero in rianimazione.
In segno di rispetto per il dolore della famiglia, che ha richiesto la massima riservatezza, l’ospedale non ha fornito ulteriori dettagli sulle circostanze del decesso.
I funerali, celebrati in forma strettamente privata, onoreranno la memoria di un artista che ha lasciato un segno indelebile.
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Beppe Vessicchio incarnava l’eccellenza di un professionista capace di fondere magistralmente tradizione e innovazione.
La sua carriera, costellata di successi, ha visto la collaborazione con alcuni dei più illustri interpreti della canzone italiana e internazionale, da Gino Paoli, anima gentile del panorama cantautorale, a Roberto Vecchioni, poeta malinconico e intellettuale acuto, passando per Zucchero, voce graffiante e iconica, e Ornella Vanoni, interprete intensa e raffinata.
La sua direzione d’orchestra al Festival di Sanremo, divenuta un marchio distintivo, non fu solo un ruolo, ma una vera e propria interpretazione del valore artistico dei cantautori.
La sua bacchetta ha guidato i brani che hanno fatto la storia del Festival, culminando in quattro vittorie: nel 2000 con gli Avion Travel e la loro evocativa ‘Sentimento’, nel 2003 con la performance energica di Alexia e ‘Per dire di no’, nel 2010 con la giovane promessa Valerio Scanu e ‘Per tutte le volte che’, e infine nel 2011, ancora con Roberto Vecchioni e la struggente ‘Chiamami ancora amore’.
La sua visione musicale trascendeva i confini nazionali.
La direzione d’orchestra a Mosca, in un commovente omaggio a John Lennon, testimoniò la sua capacità di dialogare con culture diverse.
L’impegno nel progetto ‘Rockin’1000’, che ha visto l’aggregazione di un coro di musicisti provenienti da ogni angolo del mondo per interpretare brani iconici del rock, ne confermò la volontà di abbattere le barriere e celebrare l’universalità della musica.
Il suo ruolo di direttore musicale e insegnante nel talent show “Amici di Maria De Filippi” ha contribuito a formare nuove generazioni di artisti, trasmettendo la sua passione e la sua profonda conoscenza della musica.
Il pubblico attendeva con impazienza il tour teatrale “Ecco che incontro l’anima”, frutto della sua prima collaborazione dal vivo con Ron, previsto per marzo 2026.
Un progetto che prometteva di unire due voci e due stili apparentemente diversi, creando un’esperienza musicale unica e suggestiva.
La scomparsa di Giuseppe Vessicchio lascia un vuoto incolmabile nel panorama musicale italiano, privandolo di un maestro e un innovatore capace di interpretare e reinventare il linguaggio della musica.







