Agnès Varda, l’archetipo della cineasta-fotografa, sarà celebrata in Italia con un complesso omaggio che trascende la semplice retrospettiva.
A partire dal 2026, Roma e Bologna accoglieranno un’esplorazione approfondita del suo corpus artistico, ponendo in luce il dialogo continuo tra la sua visione personale, la storia sociale e l’evoluzione del linguaggio cinematografico.
L’evento principale, ospitato presso l’imponente Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma, si configura come la prima grande mostra dedicata a Varda nel nostro Paese.
La data di apertura, il 25 febbraio 2026, coincide con il 70° anniversario del gemellaggio franco-italiano, un’occasione significativa che evoca il motto “Solo Roma è degna di Parigi.
Solo Parigi è degna di Roma”, incarnando un’idea di reciproco arricchimento culturale e di convergenza ideale.
La mostra romana, curata con meticolosa attenzione, si propone di immergere il visitatore nell’atmosfera della Parigi del secondo dopoguerra, focalizzandosi in particolare sull’atelier di Rue Daguerre.
Questo spazio, per quasi settant’anni, fu il cuore pulsante della sua attività creativa, un laboratorio dove sperimentò nuove forme espressive, documentò la realtà sociale e coltivò il suo sguardo unico sul mondo.
Le fotografie realizzate durante i suoi viaggi in Italia, da Venezia a Roma, dai sontuosi giardini rinascimentali ai set cinematografici, dialogano con le immagini parigine, rivelando l’influenza reciproca tra i luoghi e le persone che hanno segnato il percorso dell’artista.
L’esposizione non si limita a presentare un insieme di opere, ma mira a ricostruire un percorso intellettuale e artistico, tracciando le connessioni tra la sua biografia, le sue convinzioni politiche e il suo contributo innovativo al cinema.
In parallelo alla mostra romana, la Galleria Modernissimo della Cineteca di Bologna accoglierà “Viva Varda” (6 marzo 2026 – 7 febbraio 2027), un’esibizione realizzata in collaborazione con la Cinémathèque française che amplierà ulteriormente la prospettiva sulla sua carriera.
Questa seconda mostra, più ampia e cronologicamente estesa, esplorerà l’intera produzione di Varda, dalla sua prima opera documentaristica fino all’acclamato riconoscimento dell’Oscar alla carriera, consolidando la sua posizione di figura imprescindibile nella storia del cinema e della fotografia.
L’iniziativa si configura come un’occasione unica per comprendere la profondità e la rilevanza del lavoro di un’artista che ha saputo reinventare il linguaggio del cinema, lasciando un’eredità culturale di inestimabile valore.






