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sabato 25 Ottobre 2025

Alice nella Città 2025: cinema, denuncia e nuovi talenti

L’edizione 2025 di Alice nella Città, il festival cinematografico romano dedicato alle nuove generazioni, si è conclusa celebrando opere che indagano con acume e sensibilità le complessità del mondo contemporaneo, rispecchiando e stimolando la riflessione dei giovani spettatori.
A emergere come vincitore assoluto è stato “My Daughter’s Hair” del regista iraniano Hesam Farhmand, un racconto potente che, attraverso l’acquisto di un computer di seconda mano destinato allo studio della giovane Rafa, spalanca le porte su un crudo affresco delle disuguaglianze socio-economiche che permeano la società iraniana.
Il film si è distinto per la sua capacità di affrontare temi delicati con un linguaggio accessibile e coinvolgente, rivelando la forza del cinema come strumento di denuncia sociale e di promozione della consapevolezza.
La menzione speciale del Giuria è andata a “La Piccola Amélie”, un’interpretazione animata del romanzo autobiografico di Amelie Nothomb, firmata da Liane-Cho Han e Maïlys Vallade.
L’adattamento, mantenendo l’essenza narrativa del testo originale, si è distinto per la vivacità visiva e per la capacità di trasformare la profondità emotiva del racconto in un’esperienza cinematografica unica, pensata per catturare l’attenzione e stimolare l’immaginazione dei più giovani.
Il premio come Miglior Opera Prima è stato assegnato a “Anemone”, un dramma familiare diretto da Ronan Day-Lewis, che segna il tanto atteso ritorno sul grande schermo del leggendario Daniel Day-Lewis.

Il film, acclamato per la sua intensità emotiva e la complessità dei personaggi, ha dimostrato la capacità di nuovi talenti di affrontare temi universali con originalità e profondità, confermando l’importanza del festival come vetrina per voci emergenti.

All’interno del programma Panorama Italia, il premio del pubblico al Miglior Film è stato attribuito a “2 Cuori E 2 Capanne” di Massimiliano Bruno, una commedia che, pur mantenendo un tono leggero e divertente, ha saputo affrontare temi di attualità con intelligenza e sensibilità.

Adalgisa Manfrida, giovane interprete, ha ricevuto i premi Rb Casting e Unita per la sua performance memorabile in “L’Ultimo Schiaffo” di Matteo Oleotto, riconoscimento che ne sottolinea il talento e il potenziale.

Il panorama internazionale del cortometraggio è stato onorato con il premio assegnato a “Rage” di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat, mentre il Premio Raffaella Fioretta per il miglior corto del Panorama Italia è andato a “Bratiska” di Gregorio Mattiocco, sceneggiato da Alessandro Cedola.
Quest’ultimo, in particolare, ha saputo coniugare una narrazione originale con un linguaggio cinematografico innovativo, distinguendosi per la sua capacità di raccontare storie complesse in forma concisa ed efficace.

L’edizione 2025 ha visto un’affluenza particolarmente significativa, con la partecipazione di 10.265 studenti di scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado.

L’impegno del festival nell’offrire opportunità di incontro e di scambio culturale si è concretizzato nella partecipazione di 9.242 studenti attraverso proiezioni in scuole, coinvolgendo 144 istituti e 441 classi, e di ulteriori 1.023 studenti attraverso specifiche attività formative pomeridiane.

L’esperienza di Alice nella Città si conferma dunque un momento cruciale per la formazione culturale e cinematografica delle nuove generazioni, un laboratorio di idee e di emozioni che contribuisce a costruire un futuro più consapevole e critico.

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