Il 3 dicembre, l’Auditorium Parco della Musica di Roma si appresta ad accogliere un evento di eccezionale valore artistico: il ritorno di András Schiff per la stagione da Camera di Santa Cecilia.
Schiff, figura di spicco nel panorama pianistico contemporaneo, è un interprete che incarna la profondità e l’eleganza, un musicista capace di instaurare un dialogo intimo con il pubblico.
Il suo debutto in Italia risale al 1988, da allora la sua presenza è stata un arricchimento costante per l’Accademia Nazionale.
Quest’anno, Schiff propone nuovamente la sua inconfondibile “formula sorpresa”: un concerto in cui la selezione dei brani avviene in diretta, in un atto di improvvisazione musicale guidato dall’interazione con il pubblico.
Questa scelta non è un mero artificio, ma una dichiarazione estetica, un modo per manifestare la sua concezione della musica come esperienza viva e in continua evoluzione.
Ascoltare Schiff significa immergersi in un universo sonoro attraversato dai capolavori di Bach, Mozart e Beethoven, reinterpretati con una sensibilità unica, frutto di una carriera dedicata all’approfondimento del repertorio classico e romantico.
András Schiff, nato a Budapest nel 1953, è molto più di un virtuoso pianista.
È un intellettuale, un pedagogo rigoroso, un direttore d’orchestra acuto e un instancabile promotore della musica attraverso la fondazione di diversi festival internazionali.
La sua figura si distingue per una riservatezza che lo tiene lontano dai clamori del mondo dello spettacolo, concentrando le sue energie sulla ricerca e sull’interpretazione musicale.
Negli ultimi anni, Schiff si è fatto portavoce di posizioni ferme in difesa dei diritti civili e della libertà di espressione, assumendosi il rischio di attirare l’ostilità di ambienti nazionalisti.
Queste prese di posizione lo hanno portato a interrompere i concerti in Ungheria, un atto che testimonia la sua integrità morale e il suo coraggio intellettuale.
La sua attività si è concretizzata anche nella fondazione, nel 1999, dell’orchestra Capella Andrea Barca, un progetto ambizioso volto a promuovere la musica classica attraverso un ensemble di alto livello.
Il suo percorso artistico è stato riconosciuto con prestigiosi riconoscimenti: la Medaglia d’Oro della Royal Philharmonic Society di Londra nel 2013, e nel 2014 l’elevazione al rango di pari da parte della Regina Elisabetta II, un onore che testimonia il suo contributo alla musica e alla cultura.
La cittadinanza onoraria della città di Vicenza, ulteriore segno di stima, suggella il rapporto profondo che lo lega all’Italia e al suo pubblico.
L’appuntamento, fissato per le ore 20:30 in Sala Sinopoli, si preannuncia come un’esperienza musicale indimenticabile, un’occasione per connettersi con uno degli interpreti più significativi del nostro tempo.






