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sabato 8 Novembre 2025

Bergamo accoglie Il Grande Cardinale: Manzù torna a casa.

A Bergamo, nel cuore pulsante del suo territorio natale, si erge ora “Il Grande Cardinale in piedi”, un’opera monumentale di Giacomo Manzù che sancisce un nuovo capitolo nella storia dell’arte bergamasca.
La scultura, frutto di un intenso lavoro creativo tra il 1985 e il 1988, è stata restituita alla comunità attraverso un gesto di profonda responsabilità culturale da parte della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, un’iniziativa filantropica che rimarca il legame indissolubile tra istituzioni, arte e identità locale.
L’opera, proveniente da Ardea, l’ultima dimora dello scultore, non è semplicemente una donazione, ma un investimento nel patrimonio immateriale della città.

La scelta di collocarla in piazza Giacomo Carrara, in un contesto strategico che dialoga con le eccellenze culturali del territorio – l’Accademia Carrara, la GAMeC, il Museo Diocesano Adriano Bernareggi – eleva la scultura a fulcro di un percorso artistico e storico più ampio, invitando alla riflessione e all’approfondimento.

“Il Grande Cardinale in piedi” non è un ritratto nel senso tradizionale del termine, ma una potente allegoria della condizione umana.

L’imponente figura, stilizzata e ieratica, incarna la solitudine, il peso delle responsabilità, la ricerca di un significato ultimo in un mondo in continuo mutamento.

La postura eretta, quasi sfida la gravità, ma allo stesso tempo esprime una profonda fragilità.

Il volto, segnato dalle rughe e dagli angoli duri, riflette un’esistenza tormentata, una lotta interiore tra fede e dubbio.

Manzù, con la sua maestria scultorea, riesce a trasmettere al bronzo una forza espressiva dirompente, capace di suscitare emozioni contrastanti nello spettatore.

La collocazione specifica all’interno della piazza è stata attentamente studiata per garantire una fruizione ottimale dell’opera.

Non si tratta di un mero atto di esposizione, ma di un’integrazione consapevole nel tessuto urbano, un dialogo silenzioso tra l’arte contemporanea e il contesto storico-architettonico circostante.
La posizione offre un punto di vista privilegiato, invitando all’osservazione ravvicinata e alla contemplazione, senza compromettere la funzionalità della piazza e la sua apertura verso il panorama culturale bergamasco.
La cerimonia di inaugurazione, a cui hanno presenziato Giulia Manzù, figlia dell’artista e presidente della Fondazione Manzù, le autorità cittadine e il presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, ha rappresentato un momento di celebrazione e di rinnovato impegno verso la salvaguardia e la promozione del patrimonio artistico e culturale.
L’opera, restituita alla comunità, si configura come un faro, illuminando il percorso di crescita e di ispirazione per le generazioni future, testimonianza duratura del genio di Giacomo Manzù e dell’importanza del mecenatismo culturale.

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