Un secolo di innovazione, un’eredità sonora ineguagliabile: l’Istituzione Universitaria dei Concerti, con la sua stagione numero 81, celebra il centenario di Luciano Berio, Pierre Boulez e Aldo Clementi, e il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Luigi Dallapiccola, figure cardine del panorama musicale del Novecento e oltre.
Il 28 ottobre, l’Aula Magna della Sapienza si trasforma in un crocevia di suggestioni estetiche e visioni artistiche, un palcoscenico dove risuonano le voci di quattro compositori che hanno radicalmente riscritto il linguaggio musicale, spingendone i confini verso territori inesplorati.
Quest’anniversario non è semplice commemorazione, ma un’occasione per ri-ascoltare, con occhi e orecchie del presente, la portata rivoluzionaria del loro contributo.
Berio, con la sua capacità di sintetizzare tradizioni diverse, dall’opera al folk, dalla musica colta alla sperimentazione; Boulez, architetto del suono, maestro nell’esplorazione delle strutture seriali e delle micro-variazioni; Clementi, poeta dell’essenziale, capace di evocare atmosfere rarefatte attraverso la dilatazione del tempo e l’astrazione più pura; Dallapiccola, drammaturgo del canto, il cui linguaggio si fa veicolo di tensioni esistenziali e drammi umani.
Il programma, curato con acume dal consigliere artistico Nicola Sani, si configura come un mosaico sonoro, un dialogo tra linguaggi apparentemente distanti.
L’intelletto rigoroso e le complesse architetture bouleziane si confrontano con la contemplativa poesia clementiana.
La potente vocalità e il teatro emotivo di Dallapiccola si intersecano con la flessibilità e la visione onirica che caratterizzano l’opera di Berio.
L’appuntamento vuole riaffermare la vitalità della musica d’autore, dimostrando come essa non sia relegata al passato, ma continui a nutrire e stimolare la creatività contemporanea.
Un atto musicale vivo, necessario, capace di interpellare il presente e proiettarsi verso il futuro.
Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio affascinante è l’MDI Ensemble, un gruppo milanese di riconosciuto prestigio, vincitore del Premio Abbiati nel 2021.
Nato nel 2002, l’ensemble si è distinto per il suo impegno nella promozione della musica contemporanea, collaborando con compositori di spicco e esibendosi nelle più importanti istituzioni musicali a livello internazionale.
La voce di Cristina Zavalloni, interprete di grande sensibilità e virtuosismo, amplifica ulteriormente l’intensità emotiva del concerto, offrendo al pubblico un’esperienza sonora indimenticabile.







