Il 9 novembre, l’Auditorium Parco della Musica di Roma si trasformerà in un crogiolo di arte e spiritualità, accogliendo Angelo Branduardi e la sua suggestiva produzione “Il Cantico”.
L’iniziativa, concepita in concomitanza con l’ottavo centenario dalla composizione del *Cantico delle Creature*, non si configura semplicemente come un concerto, bensì come un’immersione nell’universo franciscano, un percorso musicale e filosofico che sonda le profondità del pensiero e dell’esperienza di San Francesco d’Assisi.
Branduardi, accompagnato da una band di prim’ordine – Fabio Valdemarin al clavicembalo e tastiere, Nicola Oliva alle chitarre, Stefano Olivato al contrabbasso e Davide Ragazzoni alla batteria – intende restituire al *Cantico* la sua originaria forza evocativa, riscoprendo la dimensione performativa che era intrinseca al messaggio di Francesco.
Più che un semplice atto di composizione letteraria, il *Cantico* era un inno, un canto di lode che risuonava nei campi, nelle foreste, nei conventi, un’espressione gioiosa e intima della relazione tra l’uomo e il creato.
“La vicenda di Francesco è quella di una metamorfosi,” spiega Branduardi, “un uomo che, attraverso una scelta radicale, si eleva a santità, ma senza rinnegare la propria umanità.
Una santità intesa come esaltazione della gioia di vivere, un precetto che Francesco inculcava ai suoi discepoli, invitandoli ad abbracciare la povertà non come privazione, ma come via di accesso alla vera letizia.
“Il progetto “Il Cantico” si pone, quindi, come un atto di riappropriazione culturale.
In un’epoca segnata da smarrimenti e incertezze, la figura di Francesco d’Assisi emerge con una rinnovata risonanza, non solo come santo venerato, ma anche come poeta acuto e profeta laico.
La sua capacità di cogliere l’essenza del mondo, la sua sensibilità ecologica ante litteram, la sua visione inclusiva e universale, sono elementi che risuonano profondamente con le sfide del nostro tempo.
Branduardi, con la sua maestria musicale e la sua profonda sensibilità letteraria, non si limita a riproporre i testi francescani, ma ne illumina le sfumature, ne svela i significati più reconditi, creando un’esperienza che coinvolge l’ascoltatore a un livello emotivo e intellettuale.
“Il Cantico” è un invito a riscoprire la bellezza del mondo, a coltivare l’amore per la vita, ad abbracciare la semplicità e la condivisione, seguendo l’esempio di un uomo che, otto secoli fa, seppe incarnare con straordinaria modernità i valori che ancora oggi ci ispirano.
L’esecuzione non sarà quindi una mera interpretazione, ma una vera e propria trasfigurazione del messaggio franciscano, un ponte tra passato e presente, tra fede e ragione, tra musica e poesia.







