domenica 12 Ottobre 2025
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Rome

*Buchettino*: Un Viaggio Sonoro nel Teatro Infantile

Nel cuore di un ambiente evocativo, una stanza intrisa della calda essenza del legno, si dispiega un’esperienza teatrale unica.

Non un palcoscenico tradizionale, bensì un nido accogliente, illuminato da una luce soffusa che disegna ombre danzanti sui lettini dove piccoli occhi si spalancano per accogliere una fiaba che respira.
*Buchettino*, spettacolo emblematico della Societas Raffaello Sanzio, riemerge dopo trent’anni, per una nuova generazione di spettatori, portando con sé un’eredità artistica che ha attraversato confini e culture, dal Cile al Giappone, fino alla Sardegna, dove le parole si fondono con la lingua sarda.
L’opera, nata dall’intuizione di Romeo, Chiara e Paolo Guidi, non è semplicemente una narrazione, ma un’immersione sensoriale.

Un paesaggio sonoro complesso, tessuto di passi incerti, il lamento metallico di chiavistelli arrugginiti, il crepitio vivo del fuoco, lo scricchiolio di rami spezzati, si materializza intorno ai piccoli ascoltatori.
Questi suoni, celati nella penombra, non sono semplici accompagnamenti, bensì i mattoni costitutivi di un universo fantastico.

Dalle loro vibrazioni emergono Buchettino, i suoi fratelli, i genitori, l’ombra minacciosa dell’orco, figure eteree che si definiscono più attraverso l’ascolto che attraverso la vista.
La stanza stessa si trasforma in una cassa di risonanza, un luogo liminale dove la realtà si dissolve e il sogno prende forma, rendendo tangibile l’invisibile.

*Buchettino* trascende la mera performance teatrale, configurandosi come un rito di passaggio.

L’ascolto della fiaba, avvolto nel silenzio e nella penombra, evoca paure primordiali, ma queste non sono un ostacolo, bensì parte integrante del percorso iniziatico.
La Societas Sanzio non ambisce a educare o a esporre un’opera d’arte, ma a offrire un’esperienza trasformativa, un momento di crescita interiore che rimarchi l’importanza dell’ascolto e della suggestione.

L’infanzia, in questo contesto, non è sinonimo di semplicità, ma un’età della scoperta, un terreno fertile per la metamorfosi interiore.
La riproposizione dello spettacolo, al Teatro India di Roma, grazie alla co-realizzazione con Romaeuropa Festival e la Fondazione Teatro di Roma, dal 15 al 26 ottobre, rappresenta un’opportunità unica per riscoprire o conoscere un’esperienza teatrale profondamente originale, un invito a immergersi in un mondo di suoni e suggestioni dove il confine tra il reale e l’immaginario si assottiglia, lasciando spazio alla potenza dell’ascolto e alla magia della narrazione.
Un’occasione per riscoprire la forza trasformativa del teatro infantile, inteso come viaggio introspettivo e apertura al mistero.

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